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VW Maggiolino Standard

maggiolinosampei20150921.jpg
Anno 1967 (sampei).

Data: 21/09/2015
Commenti: 6
Visualizzazioni: 1295
Commenti
#1 | time101cv il 21/09/2015 08:47:21
www.targhenere.net/images/002/p1060038_zpsbvr2cyjl.jpg
(foto "sampei" )
#2 | Biturbo83 il 21/09/2015 12:42:49
Raro il modello standard del 1967, cioè la versione base, il tipo 119!
Ecco le caratteristiche:

Era disponibile in quattro colorazioni, rosso rubino L456, bianco perla L87, blu VW L633 e grigio fontana L595.
Il cofano anteriore era privo di modanatura lucida, che invece rimaneva sulle fiancate.
Alla sommità del cofano anteriore vi era il marchio VW in metallo lucidato.
Lo "spruzzino" per lavare il parbrezza è in plastica grigia.
Le guarnizioni dei vetri fissi (parabrezza, lunotto e laterali posteriori) erano anch’esse prive di modanature.
La guarnizione “raschia vetro” delle portiere rimaneva con il profilo in alluminio lucidato.
Le cornici dei deflettori erano verniciate in tinta ma con maniglietta interna di sblocco cromata.
Anche le pedane erano senza modanatura, con la sola gomma nera (per tutte e quattro le colorazioni) di rivestimento.
La maniglia del cofano anteriore e quelle delle portiere erano stampate, in metallo lucidato, mentre quella del cofano motore era cromata.
Una sola griglietta del clacson, ovviamente sul parafango anteriore sinistro, era verniciata in tinta.
Anche i coperchi delle frecce anteriori sui parafanghi erano verniciati in tinta.
Tergicristalli e staffe dei paraurti verniciati in grigio argento L91 e specchietto esterno con "gambo" cromato e “porta specchio” in metallo lucidato, rimanevano come sulle altre versioni.
I paraurti, cromati, erano composti della sola lama, il posteriore è specifico in quanto ha solo i quattro fori per imbullonare le staffe, e non ha i due fori previsti per imbullonare i rostri.
Questo problema non si ha all’anteriore in quanto i due fori per i rostri coincidono con due delle staffe.
I cerchi sono bicolori, come sulle altre versioni berlina, e hanno flangia verniciata in nero-grigio LD 43 e canale verniciato in bianco loto L282, attacco 5 x 205 e 10 feritoie di "raffreddamento".
Le gomme di primo equipaggiamento erano ovviamente delle 5.60-15.
Le coppe ruota specifiche degli anni-modello 66 e 67, vale a dire piatte ma con bombatura più “pronunciata” al centro dove c’è il marchio VW, sono cromate.
Altra caratteristica esterna sono i terminali di scarico verniciati in nero.
All’interno troviamo il classico cruscotto senza modanatura e senza indicatore del livello carburante.
Abbiamo invece sotto il cruscotto il rubinetto della benzina da ruotare quando si “va" in riserva.
Il tachimetro è senza cornice in metallo lucidato.
I pomelli di luci e tergi sono quelli utilizzati solo nel 67 in plastica “morbida”
Il posacenere è senza pomello e il pulsantino del cassetto portaoggetti è cromato.
Davanti al passeggero anteriore non c’è la classica maniglia di appiglio.
Il volante in plastica nera ha solo due razze, con pulsante del clacson tondo al centro.
Il cielo ricopre solo la parte superiore del padiglione, senza coprire i montanti posteriori delle portiere e la parte intorno ai pannelli posteriori ed al lunotto.
Una “guarnizione” ad “U” grigia protegge lo spigolo interno del montante portiera posteriore.
La plafoniera della luce interna è azionabile solo manualmente, non ha quindi l’interruttore portiera.
Lo specchietto interno ha il “gambo” verniciato in nero, mentre il “portaspecchio” rimane in alluminio lucidato.
Un’unica aletta parasole (specifica dei modelli 65-66-67) è posizionata sul lato del guidatore.
I pannelli anteriori sono privi di tasche, e i braccioli non sono altro che la maniglia nera del cruscotto.
Le manovelle alzavetro anch'esse specifiche dell’anno-modello, con pomello in plastica nera, e la maniglia (incassata, come sui successivi 12 volt) di apertura della portiera interna sono verniciate in grigio satinato.
Il pulsantino per la chiusura della portiera dall'interno è specifico ed in plastica nera.
I sedili sono in vinile, e su tutte le colorazioni erano disponibili solo in grigio chiaro.
La moquette è in sette pezzi ed è in realtà una finta moquette di materiale sintetico grigio senza bordatura.
Un pezzo ricopre la parte sotto il cruscotto, sia dalla parte del guidatore che dalla parte del passeggero, che su questa versione non ha la lamiera “poggiapiedi”, altri due pezzi coprono la parte interna dei passaruota, dove ci sono le due bocchette di areazione, altre due ricoprono per tutta la lunghezza i longheroni laterali e le ultime due ricoprono il tunnel centrale.
Sono due perché, una "inizia" sotto il cruscotto ed arriva all’altezza del pulsante del freno a mano, e l’altra "riparte" da dietro il freno a mano (che è ricoperto con la sua cuffia in gomma specifica dei modelli 66-67, vale a dire leggermente più lunga di quella utilizzata dal 68 in poi) e finisce sotto il sedile posteriore.
Il pavimento, privo di insonorizzante è ricoperto da quattro tappeti in gomma nera.
Il bauletto posteriore è ricoperto anch’esso dello stesso materiale sintetico grigio che funge da moquette dell’abitacolo.
All’interno del cofano anteriore abbiamo il cartone protettivo in un unico pezzo, quindi non con la parte "orizzontale" separata dalla parte "verticale" (che copre l’impianto elettrico, cassettino, tachimetro ed eventuale autoradio) “imbullonata” come di norma nei 6 volt.
Le molle che sorreggono il cofano anteriore aperto, non hanno le coperture cilindriche in plastica nera.
L’unica insonorizzazione è quella classica che troviamo nel cofano motore, che ovviamente è il superclassico 1200 "D" da 34 cv!
I freni sono ovviamente a tamburo a comando idraulico su tutte e quattro le ruote.
Su questa versione, il tetto aprbile optional, era ancora disponibile nella versione in tela, abbandonata sui "normali" 6 volt a partire dal modello 1964!
#3 | staff il 21/09/2015 13:32:05
Ciao Biturbo83, le informazioni che hai scritto sono fondamentali per la crescita qualitativa del sito, ma ricordiamo a te (e ovviamente a tutti gli utenti) che nel web esistono precise regole e che, in caso di copia-incolla, è sempre opportuno inserire la fonte. Nel caso specifico QUESTA. Grazie per la collaborazione. Smile
#4 | Astrale il 21/09/2015 13:49:06
Uomo di poche parole......Pfft
#5 | Biturbo83 il 21/09/2015 14:25:26
Avete perfettamente ragione e rimedio ora; non conoscendo la storia del modello standard, ho cercato di documentarmi su internet e la fonte è la seguente:

http://www.sambab...
#6 | time101cv il 25/03/2019 08:37:20
www.targhenere.net/gallery2/wp-content/uploads/2019/03/6d33b8bb-2ac8-43f0-9c25-ecaf6e54826a_stephan_tn31101.jpg

www.targhenere.net/gallery2/wp-content/uploads/2019/03/6b35fae6-bf3c-4503-a9ae-f9791435be8b_stephan_tn31101.jpg
(foto "Stephan" )
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