Quoto entrambi! Bel colore ed ottime condizioni per questo modello giapponese, quando le auto del sol levante iniziavano la loro diffusione in Italia...
All'epoca vantava di avere un innovativo cambio a dieci marce: in realtà, a quanto ho capito, si trattava di una sorta di riduttore al ponte che "duplicava" le cinque marce canoniche.
Penalizzata dalle arcaiche politiche di contingentamento ancora in piedi in quegli anni, in Italia veniva guardata con diffidenza; nonostante questo era un'ottima vettura di sostanza, robusta e costruita bene. Certo, come tutte le jap aveva una linea un po' anonima, priva di particolari guizzi: ma ci si poteva decisamente accontentare, in circolazione c'era di molto peggio.
Probabilmente gli esemplari sopravvissuti nel nostro paese si possono contare su due mani, per restare larghi.
Scatto eccezionale, non ne ho mai vista una dal vivo, nemmeno in occasione di viaggi in Austria o Germania, paesi normalmente molto ricchi di vetture anni '80 che da noi sarebbero chicche (ricordo diverse Nissan Cherry, o Daihatsu).
Vista con gli occhi di oggi mi piace moltissimo, per un cultore delle vetture "umili" ma rarissime quale sono è un avvistamento che ha dell'incredibile!
Complimenti al tempismo di Daniele, con oggi abbiamo un'altra valida candidata al titolo di targa nera dell'anno.
Incredibile...chi se l'è tenuta fino ad oggi è un grande. La Lombardia è quella che ha avuto maggiore apertura verso le giapponesi, a giudicare dalle tante lombarde postate nel corso degli anni.
Roba da non crederci!!! Mai vista una dal vivo, anche perché nella mia zona le giapponesi cominciarono ad avere diffusione soltanto alla fine degli anni 80, prima di allora, eccezion fatta per i vari Pajero, Patrol e Suzuki vari, nulla o quasi.
Oltretutto questo esemplare è anche ottimamente tenuto, motivo per cui questo avvistamento è a dir poco sensazionale.
Tanti complimenti all'avvistatore e al proprietario di questo gioiello.
Grazie dei complimenti per l'avvistamento, ma è stato proprio fortunoso: l'avevo vista transitare e avevo fatto una foto venuta male, con mio grande dispiacere: poi sono entrato in una strada senza uscita per seguire una Campagnola (che non sono riuscito a fotografare, sarà entrata in un garage), torno indietro e me la vedo arrivare di nuovo: la lascio sfilare e foto!
L'auto è tenuta benissimo, la guidava una signora anziana, per cui presumibilmente è uniproprietario.
A giudicare dalla targa, immagino che la vicinanza con la Svizzera, dove le Mitsubishi erano di sicuro più diffuse che in Italia, abbia avuto il suo peso.
Credo di non averla mai vista , ma da quello che vedo non mi pare così anonima come linea, è pur sempre una macchina progettata negli anni 70 per cui mi pare abbastanza moderna per l'anno 1981 di immatricolazione....provo a cercare foto del frontale
La qualità costruttiva giapponese, frutto di una filosofia produttiva introdotta dalla Toyota, e nota come lean production (produzione snella, analizzata nel famoso saggio di fine anni '80 "La macchina che ha cambiato il mondo" ) aveva consentito alle vetture del Sol Levante di affermarsi sul mercato statunitense già nella 2a metà degli anni '70; seguirono rapidamente i mercati europei più aperti, come appunto quello svizzero, ed altri nel Nord Europa. Alcuni costruttori erano inoltre già capaci di sfoggiare un design di buon gusto, e Mitsubishi era tra questi, sebbene, a mio giudizio, il meglio fosse rappresentato dalla Mazda. In ogni caso, Galant e Sapporo, oltre ad essere ottime vetture, erano anche belle, e, nel suo piccolo, anche la Colt non era affatto disdegnabile. Molto rara sulle nostre strade già all'epoca; certamente un evento incrociarne una oggi, anche se nel mio garage ideale non ci capiterebbe neppure per sbaglio.
A giudicare dalla targa, immagino che la vicinanza con la Svizzera
Da comasco, posso quotare ciò che affermi. Negli anni passati, senza internet, chi aveva bisogno di ricambi per auto jap faceva un salto nella vicinissima (per noi) Svizzera ed ecco che gli si apriva un mondo a noi quasi sconosciuto. Così anche per auto USA. Oggi la diffusione delle auto del Sol Levante è decisamente aumentata anche da noi e non c'è più bisogno di questo "mercato parallelo". Ogni tanto usufruisco ancora dei ricambi Bmw d'annata: non perchè in Italia non ci siano, ma in Svizzera di solito sono un pò più veloci ad arrivare. E non sempre sono più cari....anzi.
Aggiungo anche i miei complimenti per l'avvistamento. Nel paese del varesotto dove ho abitato dal 1980 al 2009, che bayerische conosce bene , c'era una piccola officina che aveva avviato un'attività di vendita di macchine "esotiche" sia jap che russe, coreane, polacche, jugoslave ecc. E ne vendettero mica poche, ed era considerato normale incrociare diverse Zaz e Moscovich, alcune Hyundai Pony (quella a trazione posteriore..) e ovviamente Mitsubishi Colt: di queste ne giravano almeno 5 o 6, che su 5000 anime era una percentuale a dir poco sbalorditiva. L'ultima, già targhe bianche però, la ricordo attorno al 2005 ancora in buona forma nel parcheggio del "fu" Cinema. Poi mai più vista.
Nota simpatica: la sede di questo "autosalone" era esattamente di fronte al bar dove io e ata, nel dicembre 2007, ci siamo messi a tavolino per stendere le basi del sito targhenere. I casi della vita..