(foto "francesco80s" )

Primissimissima serie con alle spalle 60 anni....ma non si vedono..

Autentico gioiellino/reliquia sopravvissuto fino a noi con prime targhe molto suggestive ... colore poco frequente e particolari direi giusti ... motore con soli 22cv afflitto da problemi di surriscaldamento ...

Un esemplare analogo per tinta ed anno d'immatricolazione è stata la prima macchina entrata in famiglia da parte paterna... doveva essere il 1962 o '63 e nonno all'eta di 45 anni si decise a prendere la patente... conseguentemente arrivo un 600 del '55 (ritargato Roma 32xxxx), con i sportelli sostituiti che vantavano vetri scorrevoli in luogo dei fissi previsti in origine...
Si narra che nonno non fu esattamente un asso del volante... e papà da meccanico in erba stava continuamente a sostituire frizione, giunti e quant'altro... arrivati i figli in età da patente nonno concluse la sua breve parentesi automobilistica e la vecchia 600 fu sostituita con una Fulvia 1C targata Roma 70xxxx

Bella storia!

Quella 600 è da sogno, solo che fosse mia metterei le lucciole rosse originali e le freccette sottoparaurti.
Bella la storia di Francesco

Del primo anno di produzione e in condizioni fantastiche questa 600!!! Un vero e proprio pezzo da museo proprio per l'anno di immatricolazione così antico e direi unico tra le 600.
Bellissima la storia di Francesco.

Ora segue il codazzo di moderne, ma la strada l'ha aperta lei...

Stupenda!

Sebbene lanciata in corso d'anno, all'inizio della primavera, la "600" riscosse un tale successo da esprimere quasi la metà delle vendite di nuove vetture per il 1955, in un mercato dalle dimensioni ancora modeste (circa 200mila unità complessive), ma che iniziava timidamente ad avere "fame" di automobili; nel giro di due-tre anni, in coincidenza con l'irruzione del poderoso ma effimero boom economico, quel mercato avrebbe conosciuto una notevole crescita, e la "600", già interessata da numerose migliorie, avrebbe rapidamente consolidato il suo ruolo di protagonista della motorizzazione italiana. I pochi difetti iniziali (oltre ai problemi di surriscaldamento ricordati da Bob, i vetri scorrevoli erano vissuti come un supplizio, e le prestazioni erano migliorabili) non impedirono l'eccellente e duraturo riscontro di pubblico, che rispecchiava sia la bontà e versatilità del prodotto (in un paese che cominciava a scoprire le gite fuori porta domenicali e le prime vacanze estive), sia, per essere onesti, lo strapotere del primo produttore nazionale nel proprio mercato, con la concorrenza estera tenuta lontana ancora per qualche anno da elevati dazi doganali.
Stupendi sia l'esemplare fotografato che lo stesso scatto; considerato lo stato di conservazione, si può supporre che all'interno sia ancora presente l'introvabile tessuto a fitti quadretti neri e grigi; la tinta bluette era piuttosto frequente sulla prima serie.

M A G N I F I C O ESEMPLARE