In genere commento poco le 500, ma oggi con questa rara Steyr non resisto
Automobilina mai importata in Italia come da contratto di costruzione su licenza tra FIAT e la casa austriaca; la ritengo molto riuscita nel cofano posteriore, è l'unico caso dove la targa lunga sta bene, complice il formato che da sempre in Austria è lungo rettangolare. Questa vettura dà delle "Spazzolate" non indifferenti alle nostrane Abarth e Giannini per avere un motore (di derivazione motociclistica) bicilindrico Boxer dal baricentro basso ed una prontezza impossibile per il " in linea del motore Fiat, tant'è vero che le veniva vietato di gareggiare in Italia, qui il buon vecchio Karl sapeva di che pasta erano fatte.
Molto belli e sportivi i cerchi specifici con attacco diverso (tipo VW), il baffo della L non centra niente, ammettto che mi farei volentieri un giretto..
Dopo avere fermato il proprietario,dal piede pesante,ho chiesto informazioni e mi ha detto che e' stata ritrovata in tempi recenti in una fattoria in Austria e poi restaurata in Italia da lui stesso.
Prima delle foto ha preteso di "oscurare" la targa con una foglia raccolta da terra,come si intravede...
Questa vettura dà delle "Spazzolate" non indifferenti alle nostrane Abarth e Giannini per avere un motore (di derivazione motociclistica) bicilindrico Boxer dal baricentro basso ed una prontezza impossibile per il " in linea del motore Fiat, tant'è vero che le veniva vietato di gareggiare in Italia, qui il buon vecchio Karl sapeva di che pasta erano fatte.
Ti piace vincere facile....?!
Karl aveva ragione... l'architettura del propulsore "tipo 110" è la base peggiore possibile di partenza per "spremere" prestazioni... infatti, come spesso ricordava un Proff. di Meccanica Applicata alle Macchine durante i corsi che seguivo, ......."compito primario di tale motore era produrre vibrazioni (ove eccelleva) e tra i risultati secondari c'era anche quello di generare quel po' di moto sufficiente a far muovere quella vetturetta....."
La "mannaia" sull'albero motore e l'ancoraggio su molle alla traversa posteriore avevano appunto il compito di minimizzare un po' lo scopo primario di quel motore... Tentare di superare i 4.600 RPM fissati dal Sommo Ing. Giacosa era affare rognoso e sfida ardua che solo altri geni italici (Abarth&Giannini) avrebbero saputo raccogliere come si era soliti fare nel nostro bel paese ove ai (compianti) tempi si eccelleva nel fare le nozze con i fichi secchi...
Per me è la scelta migliore se a un'appassionato piace la linea della 500 ma non quello che monta sotto: certo, ciò implicherebbe una ricerca piuttosto faticosa dell'esemplare ideale, non essendo mai stata venduta qui.
Sogno di ogni cinquinaro ruspante, la variante austriaca della bicilindrica torinese non solo si caratterizzava per il potente e raffinato motore boxer (ho letto in qualche forum dedicato che fu anch'esso un progetto di Giacosa, bocciato dalla Fiat per ragioni di costo), ma anche per le sospensioni posteriori più raffinate, per i freni potenziati, per uno sterzo più performante. Insomma la Steyr batteva il cinquino primigenio su tutti i fronti: comprensibile l'impegno con cui Carlo Abarth e la stessa Fiat piantarono grane per impedirne l'omologazione nelle corse italiane.
La 650 TR in foto, ad esempio, erogava praticamente la stessa potenza di serie di una 695 SS, con rapidità di erogazione e robustezza molto maggiori. Elaborando il boxer, inoltre, si arrivava a livelli semplicemente imprendibili: basti pensare ai limiti del bicilindrico in linea, difficile da bilanciare e con limiti strutturali e tecnici insormontabili (esempio, l'albero motore con due soli supporti di banco) rispetto ad un motore che non aveva, già dalla fabbrica, nessuna necessità di bilanciamento.
Altre migliorie apportate dalla Steyr erano il tetto bombato per aumentare lo spazio per i passeggeri posteriori, un vano portaoggetti ricavato sulla plancia davanti al passeggero, e una strumentazione (sulla TR) comprensiva del contagiri.
Le versioni con scocca F, uscite tardivamente, sono decisamente più rare (nonché meno appariscenti).
Dall'Austria con furore!!! Per me ha un sound verosimile a quello dei Maggiolini, o roba simile. Molto interessante questa versione sia per la rarità che per la meccanica.
Motorizzazione notevole , credo possa arrivare a 30/32 kw ...
Considerato il peso, con quella potenza dev'essere una piccola bomba.
Ottimo avvistamento, meritevole a mio avviso della "pole position" giornaliera.
Colgo l'occasione per postare un esemplare di 650 T italiano da molto più tempo (targhe nere del 1977) avvistato in occasione di un raduno: all'epoca non si è spinto molto più in là del confine per trovare una casa italiana
Le versioni con scocca F, uscite tardivamente, sono decisamente più rare (nonché meno appariscenti).
Ecco un esempio.
Quand'ero piccolo i miei genitori mi portavano a vedere il Rally delle Alpi Orientali (a cui prendono parte anche le auto storiche) e mi ricordo di aver visto qualche 500 con il cofano posteriore diverso e la targa lunga, particolari che mi incuriosivano. Crescendo ho scoperto che quelle 500 non erano nate a Torino, ma in Austria.
Piccola curiosità: ho notato che i loghi circolari Steyr e Puch sono presenti anche su alcune versioni della Panda 4X4, mi pare fossero legati alla trazione integrale.
A questa potenza arriva la TR II con portiere incernierate anteriormente. Questa prima TR mi pare arrivi invece a 20 kW.
Complimenti a Marcello per l'avvistamento.
A questo link alcune foto di un paio Steyr Puch in azione, tra cui la TR del mio amico Piero (già attivo qui in passato come PeterPuch):
http://rallymania...&st=60
i loghi circolari Steyr e Puch sono presenti anche su alcune versioni della Panda 4X4, mi pare fossero legati alla trazione integrale
La Steyr-Puch produceva tutti i componenti del sistema di trazione.
Da ricordare anche che la casa austriaca, nel secondo dopoguerra fino a circa metà degli anni '60, commercializzava, adattandoli al mercato interno, gran parte dei modelli Fiat prodotti all'epoca.
Veramente notevole l'esemplare a targhe nere postato da Marlon, che mi ha fatto esclamare "Wow!" a voce alta in un tranquillo contesto familiare.
Debbo dire che, a parte l'ovvia ammirazione dal punto di vista meccanico, non amo particolarmente l'estetica delle 500 austriache, in particolar modo lo stemma anteriore, piuttosto ridondante e di stile prettamente mitteleuropeo.
Le versioni italiane saranno state pure più lente, ma si fregiavano di un look più gradevole all'occhio.
La Steyr-Puch produceva tutti i componenti del sistema di trazione.
Da ricordare anche che la casa austriaca, nel secondo dopoguerra fino a circa metà degli anni '60, commercializzava, adattandoli al mercato interno, gran parte dei modelli Fiat prodotti all'epoca.
In Italia esisteva pure il Ducato prima maniera con la trazione integrale Steyr-Puch, abbinabile mi pare al solo motore 2.5 turbodiesel, oggi sono rari e per un bell'esemplare sparano prezzi consistenti: non so se anche le serie successive montino la stessa trazione integrale.
Interessante la 500 Steyr-Puch; che ho scoperto esistere anche in versione Giardiniera.
Interessante pure il tetto fisso (che probabilmente ha dato ispirazione a Francis Lombardi per la 500 MyCar), con il lunotto allargato che anni dopo lo stesso Giacosa avrebbe proposto per il restyling anni '70 della 500 italiana (progetto bocciato dalla Fiat per far spazio alla 126).
Guardando, a posteriori, gli accordi commerciali per impedire l'importazione delle 500 austriache mi viene da pensare che, forse, ad Abarth sarebbe convenuto elaborare i motori Steyr-Puch.
(foto "Themarcello" )