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Chevrolet Corvette C1

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Anno n.c., targhe ZA in formato europeo (super80).

Data: 02/02/2016
Commenti: 6
Visualizzazioni: 963
Commenti
#1 | Astrale il 02/02/2016 09:00:22
Magnifica icona degli anni 50, ho un modellino in scala 1:18 azzurra con le pance avorio ma non so se trattasi della stessa serie ci vorrebbe un'immagine frontale..
#2 | Markino il 02/02/2016 10:13:17
Per quanto vedo, potrebbe trattarsi di un MY 1959.
Seguirà disamina Grin
#3 | IOM il 02/02/2016 12:08:05
La mancanza dei profili cromati sul portello bagagli la identifica come già modello 1959 o 1960, esteriormente identici.
#4 | gabford il 02/02/2016 21:07:48
A memoria, dovrebbe essere la prima C1 a comparire nel sito Smile.
#5 | bob91180 il 03/02/2016 16:43:44
E' ancora in fibra oppure e' gia' in lamiera ?
#6 | Markino il 03/02/2016 21:34:21
Icona del motorismo americano, nel cui panorama ha giocato a lungo il ruolo di unica sportiva costruita in serie, la Corvette avrebbe potuto scomparire dalla gamma Chevrolet già con il MY 1955, dopo soli tre anni di vita commerciale molto stentata e una caratterizzazione ancora incerta. In quell'anno, tuttavia, comparve la Ford Thunderbird, che pure non era una sportiva in senso classico, e GM si trovò costretta a raccogliere la sfida. Dotata di una carrozzeria - sempre in fibra di vetro - ridisegnata con notevole gusto ed equilibrio dall'equipe del solito Harley Earl, di propulsori più potenti, che raccoglievano il testimone del MY '55, il più prestante della generazione capostipite, di una trasmissione manuale a tre marce quale equipaggiamento standard in luogo dell'inadeguata Powerglide automatica, e migliorata in molti altri aspetti, tra i quali la tenuta di strada, con il MY '56 la Corvette iniziò la sua rapida scalata verso la definitiva affermazione, favorita anche dai successi raccolti da vetture ufficiali in alcune importanti competizioni, come la 12 ore di Sebring, ai quali si affiancò una crescente quantità di piazzamenti da parte di piloti privati.
La generazione '58-'60 risentiva dei tempi, i famigerati anni dello styling: più lunga, larga e pesante, manteneva sostanzialmente le forme dei MY '56-'57, sebbene più lavorate e con più cromature, e guadagnava i doppi fari, quasi d'obbligo nel 1958. Le prestazioni restavano di assoluto rilievo: si poteva scegliere tra cinque diverse potenze nell'ambito della cilindrata 4,6 lt. (283 c.i.), e due delle versioni più brillanti erano alimentate ad iniezione. Tra MY '59 e '60 la Corvette sfiorò e poi superò il traguardo delle 10mila unità, quantitativo notevole per una vettura il cui consuntivo, solo a metà decennio, quando era nell'aria la sua soppressione, era precipitato ad appena 674 unità.
Diversamente da molti appassionati, che, tra le C1, prediligono i modelli '56-'57, esteticamente più puliti, le mie preferenze, spesso inclini ai barocchismi, sono più orientate verso le "bifaro", che adoro rifinite in colori accesi o in nero, per poter ammirare il contrasto con l'ampia scalfatura nella fiancata, in genere di colore chiaro (es. bianco o argento). Spero di avere occasione prima o poi di incrociare dal vivo anche questo esemplare, catturato in un'inquadratura molto parziale ma comunque di notevole effetto Smile
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