Ottimo scatto Antonio! Hai rimediato al mio a distanza di tempo, per questo raro modello che credo sia ai più sconosciuto e prodotto in pochissimi esemplari.
Ebbe poca fortuna ... troppo rivoluzionaria ... poi con il tempo il "moplen" con cui era costruita tendeva a deformarsi nei punti piu' sollecitati causa il caldo ed il freddo ... questo esemplare mi sembra in forma splendida ...
Indubbiamente molto rara; quelle che si vedono in Italia sono quasi sempre le solite, mentre un certo numero ha preso la via dell'estero, in particolare verso i soliti paesi (Olanda, Germania, Belgio) dove le nostre vetture, blasonate o comunque rare, sono enormemente apprezzate.
Questa è addirittura una "800", costruita in poco più di 150 esemplari nel 1965, verso il termine della breve carriera del modello, con cilindrata incrementata da 767 a 792 cc e potenza lievemente accresciuta.
Molto graziosa e decisamente preferibile, per i miei gusti, alla Bianchina Cabriolet, anche se le dimensioni farebbero presupporre una motorizzazione più generosa. L'esemplare in foto, ancora sconosciuto ai miei archivi, meriterebbe il ripristino delle cromature ai paraurti.
Bellissima e introvabile!!! Trovo anch'io che abbia un design avveniristico per quei tempi, così come convengo sul fatto che avrebbe meritato più fortuna.
Io neanche ai raduni l'ho mai vista, complimentissimi Antonio!!!
Davvero insolito questo incontro e devo dire che più che piacermi per la linea la apprezzo per la rarità,quoto Markino per i paraurti da ripristinare; deduco infine che abbia un pianale di derivazione inglese, qualcuno sa quale ??
Eh sì, la prima vettura di serie del genere prodotta in Italia, certamente un azzardo all'epoca, non per niente delegato all'Autobianchi...
Complimenti al proprietario di questo esemplare, vista la difficoltà che deve comportare la manutenzione e il restauro di una simile vettura.
Congratulazioni all'autore degli scatti! Questa vettura è l'esempio di cosa si era in grado di fare in Italia con poco o nulla in mano. Come giustamente ricordato, era una Fiat 600 con una carrozzeria in vetroresina, ma linea ed anche qualità stradali (per quanto cilindrata e potenza del propulsore non obbligassero a grandi acrobazie tecniche, ma se fosse stato necessario si poteva sempre chiamare a supporto un certo.... Carlo Abarth).
Estetica purissima, dettagli curati, anche se la vetroresina dava i suoi problemi come giustamente ricordato, ma evitava costosi stampi di produzione. Non mi pare abbia venduto oltre il migliaio (scarso) di esemplari, ma se c'è un'auto che vorrei avere in garage è proprio questa, dalla linea a dir poco esemplare!
(foto "oinotna" )