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NSU Prinz L

nsuprinzciccio20160530.jpg
Anno 1970 (Ciccio70SX-FireLX).

Data: 30/05/2016
Commenti: 14
Visualizzazioni: 1712
Commenti
#1 | IL BUE il 30/05/2016 08:55:41
Recente perla di mio padre: "Te la ricordi la Prinz, quella che non se distingueva il davanti dal dietro? Quant'era brutta"
#2 | atae21 il 30/05/2016 09:58:36
Ma io mi chiedo: allora tutta sta gente che l'aveva comprata (ha avuto un notevole successo) aveva il gusto per l'orrido, le fette di salame sugli occhi, gliele regalavano coi punti del Dash......boh, ditemi voi. Per me sono solo leggende metropolitane come quella delle suore, della Duna, della Bianchina "Fantozzi".... Non voglio dire che sarà stata di una gran bellezza ma nemmeno passare alla memoria come l'auto più brutta del periodo.
#3 | Uno Turbo D il 30/05/2016 10:40:00
Pure i "grandi" vicini a me dicono sempre le stesse cose sulla Prinz, sulla Regata "Fregata", ma anche la Simca 1000 l'ho sentita discretamente presa in giro...la Bianchina purtroppo era visibile a tutti quelli che hanno visto la saga di Villaggio come veniva trattata dagli sceneggiatori.
#4 | bob91180 il 30/05/2016 11:17:32
Esemplare coi fiocchi in tipica colorazione interno/esterno ...
Lamierati di prim'ordine sono il suo biglietto da visita ...
Si avvia con mezzo giro a qualsiasi temperatura ...
#5 | oinotna il 30/05/2016 12:17:18
Ne avevamo una di terza mano, blu, mezza arrugginita, sui cui ho imparato a guidare in mezzo ai campi...Altro che playstation o videogiochi Smile
#6 | Mc 127 il 30/05/2016 12:19:58
Esemplare sublime. Ata, personalmente, più che altro, posso testimoniare l'affidabilità e la robustezza NSU. Mio nonno e mio padre hanno avuto, rispettivamente, la 4L e la 1000C: tenute entrambe per oltre vent'anni. Non ricordo quanti km avesse la nostra "vasca da bagno" Frown arancione, ma c'abbiamo girato in lungo e in largo tutta l'Italia e non ricordo mezzo problema serio. Se, a cavallo fra gli anni 80 e 90, prima dell'avvento di internet, non fosse stato così difficile reperire i pezzi di ricambio, probabilmente, almeno una delle due, ce l'avremmo ancora oggi. Penso che il rapporto qualità/prezzo fosse il suo punto forte...
#7 | gio65pi il 30/05/2016 16:27:23
Affidabilità e robustezza proverbiale hanno fatto della Prinz 4 una best sellers in Italia; questa in foto è molto bella grazie qausi sicuramente ad un restauro recente.
La Prinz di colore verde poi era oggetto di particolare scherno degli scaramantici!!! In ogni parte dello stivale era uso dire "TUA!!!" ogni volta che ne avvistavi una. Smile
#8 | FeDeesse il 30/05/2016 16:48:39
provo a rispondere ad Atae21...la prinz era meglio costruita delle concorrenti, con materiali piu solidi e con una percezione a bordo superiore alla concorrenza. per questo ebbe successo.
#9 | puma76 il 30/05/2016 17:20:25
Eh, me la ricordo bene, al'età di 5 anni, con mia madre cappottammo allegramente a causa di un BUS che aveva invaso la corsia un po' troppo per percorrere una curva, rimasi miracolosamente illeso, riparata da mio padre, e venduta a mio zio, fini' poco tempo dopo, di fronte a un camion, un po' sfortunata la vita di quella prinz rossa Grin
#10 | 1600 GT il 30/05/2016 18:13:23
La Prinz dalle mie parti era l'auto dei pensionati, o almeno ho sentito più di una persona associarla al cosiddetto "vecchietto con il cappello". C'è un signore che conosceva mio padre, che sia lui che il fratello hanno posseduto due Prinz, una rossa e l'altra verde: ebbene tutte e due portate a 400 mila km senza mai aver avuto un guasto di entità importante.
Poi anche io ho sentito parecchie volte la leggenda scaramantica concernente la Prinz.
#11 | Ciccio70SX-FireLX il 30/05/2016 19:53:18
Questa era veramente spettacolare, tenuta in maniera impeccabile. Vetrofania pari al nuovo e porta chiavi NSU, dettagli che la rendono ancor più apprezzabile.
#12 | gabford il 30/05/2016 23:01:51
A proposito della Prinz come auto "sfigata", avevo già citato in passato il racconto "Autogrill horror" di Stefano Benni, in cui il nervoso padre di famiglia - in viaggio su un'infernale autostrada a bordo di una Fiat 1300 - insegna al figlio come giudicare gli altri automobilisti:
"Non bisogna guidare a quest’ora di notte se non si è abituati, io sono abituato, capisco le situazioni un attimo prima, già da dietro mi basta guardare chi è alla guida, se è una donna, se è un uomo con cappello, se è una Prinz, se ha la targa Escursionisti Esteri, se è targata Napoli, se è una donna, se ha l’adesivo col Panda, se è uno che sta troppo vicino al volante, se è una macchina gialla, se è una donna, vuol dire che non sanno guidare".
Segue il silenzio. Il figlio si mette a fantasticare su una donna col cappello che guida una Prinz gialla targata Napoli.


A smentire tutto questo alone di scherno, proprio oggi ho incrociato una Prinz che viaggiava come una scheggia affrontando le rotatorie con grande decisione e facendosi beffe delle vetture moderne. Forse perchè non era verde (nè gialla) PfftGrin
#13 | TanteUno il 31/05/2016 00:35:24
Quant'era brutta

Trovo molto interessante cercare di capire come mai ci sono alcune macchine che sono considerate universalmente ed indiscutibilmente brutte (per non usare linguaggi scurrili)

Non vedo nulla nella Prinz che la faccia risaltare (in bruttezza) rispetto alle auto contemporanee, così come non capisco come mai il Progetto Uno della Fiat ha dato vita sia a una delle due volumi più apprezzate della storia che alla tre volumi (e per "trascinamento" anche alla famigliare) apparentemente peggiori della storia dell'auto. Ma com'è possibile, visto che la linea era sostanzialmente la stessa?

Probabilmente la gente generalizza sotto la parola "brutta" altri "problemi" che con l'estetica non hanno nulla a che vedere.

Nel caso della Prinz potrebbe essere la tipologia della clientela, che probabilmente era quanto più lontano dal modaiolo (trendy, diremmo oggi) su potesse immaginare.
Nel caso della Duna, vale lo stesso discorso, soprattutto a causa di varianti di carrozzeria ormai totalmente fuori moda (per la 3 volumi) o comunque non interessante (per la SW, troppo piccola per essere almeno lei trendy), con l'aggravante di gravi problemi di affidabilità (a quanto mi risulta sconosciuti alla sorella Uno brasiliana, oltre che alla cugina Una italiana) che hanno minato fin da subito la fiducia dei pochi che comunque ci hanno provato.

Anche la Bianchina è ormai considerata auto brutta per eccellenza, ma qui il marchio del rag. Fantozzi è lapalissiana.

Ma siccome spiegare tutto questo è troppo complicato, la gente banalizza con una sola parola: BRUTTA (o analoghi sinonimi meno ripetibili Grin )
#14 | time101cv il 31/05/2016 02:05:20
Provo a dire la mia.
Secondo me la Prinz ebbe un certo successo tra coloro che all'epoca erano adulti o anziani, persone che badavano al sodo e apprezzavano ancora lo stile un pò retrò di questa piccola tre volumi. La rassicurante distibuzione dei volumi, la meccanica tradizionale, la robustezza e immagino i bassi consumi, hanno aiutato la Prinz a crearsi un suo mercato.
Chi oggi la critica ferocemente, come i genitori di molti nostri avvistatori, all'epoca era giovane o giovanissimo e la vedeva e giudicava secondo ben altri parametri. Di sicuro non l'avrebbero mai comprata. Immagino che certe dicerie sulla jella si siano diffuse da questa generazione in poi.

Quanto all Duna, inizialmente fu accolta con molta curiosità e interesse, ma le prime impressioni furono disastrose. Ricordo ancora la prova su strada di Quattroruote, nel 1987... fotografarono i pulsanti degli alzavetri rimasti incastrati, la finitura approssimativa degli interni e altre amenità del genere. La meccanica era robusta, ma a questo punto a chi importava più?
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