(foto "Themarcello" )

2.0 carburatori, rara e originalissima, completa dei cerchi in lega giusti (una volta tanto!), del raro specchietto destro elettrico, e dei tipici tergifari, esecrati ed eliminati da molti, adorati dal sottoscritto.
Le targhe originali MI sono come la spolverata di cacao sul cappuccino: troppa grazia.

Ho scoperto che sull'Alfetta 83 i cerchi in lega potevano essere i Millerighe (montati preferibilmente in aftermarket, in quanto presenti in gran numero nei magazzini dei concessionari) oppure quelli tipo Quadrifoglio, che erano disponibili come optional di fabbrica. Come accessorio aftermarket era poi disponibile un terzo tipo dal disegno a razze oblique e bulloni coperti con coprimozzo, non molto riuscito e poco richiesto.

Mi è venuta la curiosità di vederli, ci sono foto su Internet?

Decisamente perfetta per i miei gusti, equilibrio perfetto tra eleganza e sportività grazie anche all'abbinamento dei colori, ma il punto forte è sotto il cofano.
Secondo alcuni certi particolari dell'interno erano troppo elaborati, ma a me piacciono molto, compreso l'imperiale multifunzione, che consideravo stratosferico.

Molto desiderabile questa rara Alfetta 2.0 carburatori, grazie anche e soprattutto alla bellissima tinta Testa di Moro e ai Millerighe che anche qui fanno un figurone.

Secondo me i millerighe sulla serie '83 sono quasi anacronistici, sicuramente meglio quelli della Quadrifoglio.
Esemplare comunque pregevolissimo, anche se, per i miei gusti, il frontale dell'Alfetta deve avere quattro gruppi ottici.

Esemplare notevole per contenuti e rarità, ben conservato come dimostra lo stato dei cantonali ai paraurti, assai delicati.
La targa milanese è un plus indiscutibile, e ha il potere di innalzare il valore commerciale di qualsiasi Alfa Romeo storica. Ottima la livrea luce di bosco metallizzato.
Tergifari assai graditi anche al sottoscritto

Ricordavo male: i cerchi che intendevo erano disponibili per Alfa 75 e 90:


(immagine reperita in rete)

Il terzo cerchio disponibile per l'Alfetta 83 era il Campagnolo tipo LI America:


(immagine reperita in rete)

Ve lo dico senza peli sulla lingua; se fosse la mia non ve la farei vedere neanche col binocolo. Scherzi a parte, mi fa davvero brillare gli occhi: sotto tutti i punti di vista, dalla rara motorizzazione al Luci di bosco, dalle condizioni impeccabili ai Millerighe. Sono d'accordo con S4 sulla leggera incongruenza temporale dei cerchi sulla terza serie: ma li ritengo comunque i più adatti al modello, nella fattispecie.