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Jaguar S-Type

jaguarstypegabford20161120.jpg
Anno 1966, targhe nere del 1969 (gabford).

Data: 21/11/2016
Commenti: 7
Visualizzazioni: 968
Commenti
#1 | bob91180 il 20/11/2016 11:40:56
Coda filante con suggestive ruote a raggi e comoda guida sx ... accostamento colori perfetto per cerimonie ...
#2 | Uno Turbo D il 20/11/2016 11:56:58
Amo molto questo modello, rientra nella rosa delle mie inglesi desiderate.
#3 | Total III il 20/11/2016 16:42:57
Meno compatta e dinamica della mitica MKII, più votata al comfort e alla souplesse di guida. Gran fascino in ogni caso....
#4 | polar il 20/11/2016 17:04:16
AN 12 non è un pochino successiva al 66?
#5 | 1600 GT il 20/11/2016 17:46:15
Una delle vetture del Giaguaro che adoro di più. Opulenta e di un eleganza con pochi pari. Notevoli e rarissime le prime targhe italiane.
#6 | gabford il 20/11/2016 18:52:10
Questo esemplare monta il motore da 3,4 litri, il più "piccolo" della gamma.

accostamento colori perfetto per cerimonie ...

...sono d'accordo anche gli occupanti Grin

AN 12 non è un pochino successiva al 66?

Sì, infatti è una ritargatura del 1969. Credevo di averlo specificato al momento dell'invio, ma può darsi che mi sia sfuggito Sad
#7 | Markino il 28/11/2016 15:08:09
Ho avuto recente occasione - la famigerata asta "Duemilaruote" - di apprezzare per bene questo modello, in genere meno conosciuto e ricercato rispetto alla "Mark II", che, pur essendo leggermente "inferiore" quanto a segmento di mercato, riesce a schiacciare la "S-Type" grazie ad una più forte personalità.
Ebbene, si tratta davvero di auto da favola: basta accarezzare le pelli e il legno del sontuoso abitacolo per rendersene conto; negli anni '60, molta produzione inglese sembrava ancora rispecchiare uno status di nazione dominatrice del mondo, nonostante il colonialismo fosse oramai una gloria del passato.
La "S-Type" mi accende all'istante il ricordo della scena iniziale dello splendido film "La rapina al treno postale" (1967), dove le grosse Saloon dark blue della Polizia londinese inseguono per un lungo tratto una più agile "Mark II", scodando paurosamente in alcune curve.
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