E questa? Direttamente da "Il giustiziere sfida la città", direi (anche se non mi ricordo più di che colore era quella utilizzata dal duo Franco e "Vero franco?" ). Berlina dalla linea meravigliosamente italiana, csttiva, "ignorante", anche meccanicamente. L'unica pecca, che per Ata è un pregio, è il cambio automatico, che digerisco come una bevuta continuativa di 8 litri di Romanella dei castelli. Il bianco in questo caso è una nota positiva all'insieme.
Prima serie della E3 (disponibile allora solo col 2500 o col 2800) nel classico bianco Chamonix con interni in vellutone blu (presumo). Ho sempre preferito le versioni ristilizzate (dal 1971), con i fari posteriori più piccoli e altre migliorie. Inoltre da quell'anno le motorizzazioni sono aumentate a 3000 e, nel 1974, anche a 3300. La miglior versione è la 3.0 Si forte di 200CV e un'accelerazione 0-100 in soli 7,8 che per l'epoca era a livello di una granturismo di razza. Questa 2800, penalizzata dal cambio automatico (che a me piace ma che sulla mia 2500 non avevo), va guidata in modo più borghese che sportivo. La linea comunque resta una delle più azzeccate da Michelotti e la E3 resta una delle berline più sportive di sempre e una delle Bmw più riuscite.
Una delle mie bavaresi preferite!!! Per l'epoca aveva una linea moderna e sportiva per il segmento. Anch'io non amo affatto il cambio automatico, vero mortificatore di prestazioni e di divertimento alla guida, il colore bianco invece sta benissimo. Mi è sempre piaciuto inoltre lo specchio di coda di questa vettura,
Urca una e3 prima serie col 2.8 veramente molto rara in Italia.Sembra pure piuttosto bellina con la sola pecca delle luci targa spuntate li chissà per quale misterioso motivo.
......anzi no,guardando meglio è dotata pure delle luci di ingombro laterali quindi potrebbe essere una versione America con le relative luci targa caratteristiche.
Sfortunatamente l'avvistamento non è opera mia ma di un amico che mi ha girato le foto. A suo dire l'auto sembrava ferma da un po', ma quando dopo alcuni giorni sono passato sul posto non l'ho trovata...
Posto anche gli altri due scatti in mio possesso, si nota che la vettura ha qualche acciacco e, come ben notato da Bayerische, le luci di ingombro laterali. Chissà, forse era destinata agli Usa e per qualche motivo e finita da noi
Macchè cerchi! queste sono delle oscene borchie in plastica da supermercato con marchio Bmw attaccato! Che offesa per l'eleganza della E3! Da abolire subito e trovare le sue borchie cromate oppure dei bei cerchi in lega sportivi anni 70. Le frecce anteriori per il mercato italiano nel 1970 erano ancora quelle bianche: le avranno senz'altro cambiate.
Queste splendide berline ebbero in Italia un successo molto superiore a quanto si potrebbe desumere dallo scarso numero di avvistamenti di cui ha beneficiato il sito in oltre otto anni di attività, oltretutto, relativi in parte ad esemplari trascurati o malconci. I numeri, verificabili sulle statistiche mensili di Quattroruote, erano ovviamente modesti in assoluto, ma molto buoni per l'epoca, la classe merceologica e il marchio, allora non certo conosciuto e diffuso come negli ultimi 25 anni.
L'esemplare in foto, particolarmente anziano e ancora con prima targa, è anche corredato del tetto apribile, che su questo modello ho riscontrato in parecchi casi, specie nelle versioni immatricolate negli anni '70; condizioni, anche in questo caso, non impeccabili, con copricerchi miserabili, e cambio automatico finiscono per penalizzarlo ai miei occhi, ma devo comunque plaudire all'avvistamento
