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Fiat 124

fiat124theryder20161211.jpg
Anno 1975 (The Ryder).

Data: 11/12/2016
Commenti: 7
Visualizzazioni: 1087
Commenti
#1 | Markino il 11/12/2016 11:29:11
Esemplare piuttosto precario, ma ancora vivo; il modesto valore economico non ne incentiva il recupero, che potrebbe avvenire più che altro per motivi affettivi, per me più che comprensibili essendo stata l'ultima auto "di famiglia", oramai 40 anni fa.
Versione conclusiva con maniglie incassate; se l'anno è di prima immatricolazione, acquistata tardivamente come giacenza da smaltire, con la "131" già pienamente "operativa" nelle concessionarie FIAT.
Livrea grigio medio - tendente in realtà all'azzurro cenere - tra le meno frequenti da riscontrare, oggi come allora.
#2 | S4 il 11/12/2016 12:23:23
Le ho sempre trovate avvincenti le autovetture immatricolate tardivamente, al di là del modello.
#3 | 1600 GT il 11/12/2016 17:52:13
Pare che la ruggine abbia già attaccato le parti più delicate: dubito che qualcuno la recuperi questa "fondo di magazzino".
Molto bello il colore.
#4 | vivi61 il 11/12/2016 20:57:57
Concordo in pieno con S4 un mio vecchio conoscente aveva acquistato una Primula berlina nel 1972 quando ormai era fuori produzione da due anni,anch io posso affermare che quando una vettura va fuori produzione mi diventa automaticamente simpatica
#5 | Markino il 11/12/2016 21:15:20
ho sempre trovate avvincenti le autovetture immatricolate tardivamente, al di là del modello

Anch'io sono da sempre vittima di questa suggestione, tanto che, quando, in 4a liceo, recuperai buona parte dei fascicoli di Quattroruote compresi tra il 1957 e il 1972 (erano in alte pile legate con lo spago poggiate fuori dal portone del palazzo adiacente al mio, pronte per essere buttate...), esaminai subito i dati delle immatricolazioni, allora riportati impeccabilmente modello per modello, al pari di quanto già facevo ogni mese per le vetture contemporanee, e non mi sfuggirono di certo gli ultimi scampoli di auto oramai uscite di produzione, delle quali mi divertivo a seguire l'esalare degli ultimi respiri commerciali. Ricordo sempre le ultime 6 Giulietta TI, immatricolate in due tornate mensili addirittura nel 1968.
Le ragioni di simili acquisti, pur nella loro inevitabile esiguità, sono molteplici, ma spesso accomunate dal traino di un prezzo molto allettante, e dallo scarso interesse per l'ultima novità (o, al limite, per lo stesso mondo dell'automobile), fatti salvi gli estimatori granitici del modello, che non perdono l'occasione di accaparrarsi uno degli ultimi esemplari, anche in assenza di un forte sconto.
#6 | Mc 127 il 11/12/2016 21:25:23
Peccato, meriterebbe davvero: sia per la bella tinta che per il particolare dell'immatricolazione tardiva. Anch'io ho sempre un occhio di riguardo per le fine serie: sarà che ne posseggo due... Ma anche per le primissime: sarà che ne posseggo una... Grin
#7 | Alfa33 il 11/12/2016 22:22:14
Vedo che siamo in tanti a prestare attenzione a certi particolari riguardanti le immatricolazioni e sono contento; pure io ho una certa curiosità nei confronti delle immatricolazioni tardive, anche per quanto riguarda i modelli degli ultimi anni, spesso quando presentano una novità, mi piace anche vedere se in concessionaria hanno ancora giacenze elevate del modello che viene sostituito. Sicuramente i "fondi di magazzino" costituiscono in parecchi casi un acquisto intelligente, si tratta di auto che non manifesteranno di sicuro certi problemini di gioventù che colpiscono i modelli totalmente nuovi e lo sconto può essere elevato, inoltre la dotazione di accessori spesso è generosa.
Nel corso degli anni poi, tendo ad interessarmi anche delle prime immatricolazioni, magari di vetture pre serie, di determinati marchi.
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