Calandra, frecce anteriori arancioni, rostri, scritta "Alfetta" integrata con la cilindrata.....l'idea che sia nata "scudo largo" - e che quindi l'anno sia almeno il 1975 - è più che fondata, ma solo Giuseppe, targa alla mano, può definitivamente confermare la descrizione peraltro già inviata al sito, immagino dopo un primo puntuale riscontro. La tinta non credo fosse prevista sulla 1a serie, e, anche se ne ho vista più di una, non sono certo fosse disponibile neppure per la "scudo largo".
La buona salute della carrozzeria, sana e perfettamente linda, fanno comunque presumere il possesso da parte di un appassionato.
Sul sito dell'AdE, risulta essere del maggio 1974, e anche la placca dell'ASI sulla griglia recita: "Alfa Romeo Alfetta 1974". Eppure vedendola pensavo fosse una Scudo Largo originale, visti non solo i dettagli peculiari della post 75, ma anche la targhetta Alfetta 1,8. Anche la tinta poi mi è sembrata un po' strana....
Alessandro non me ne parlare. Solo io e tutti coloro che hanno condiviso con me l'esperienza con l'ASI della mia città, sono al corrente di quello che si passa grazie a quei personaggetti incompetenti. Bah...è meglio non parlarne e stendere un velo pietoso......
La mia povera Delta ne sa qualcosa.
Non farei di tutta un'erba un fascio. C'è anche gente molto competente
Saranno pure trascorsi parecchi anni, ma ricordo ancora, ai tempi dei raduni domenicali di Rozzano, intorno al 1989-'90, con quanta attenzione erano seguiti - il sottoscritto in prima fila - pilastri come Federico Robutti e Paolo Parigi mentre esaminavano le vetture giunte alla Domus per l'omologazione.
Però se è stata aggiornata, e lo è sicuramente visto la prima immatricolazione del 1974, tanto valeva in fase di restauro riportarla alla configurazione di origine, tinta compresa. Io una calandra di riserva, nuova di pacca l'ho pagata 85 euro, i fari anteriori se cerchi bene su Internet o alle fiere con 150 euro li trovi. Solo i rostri sono più difficili da reperire ad un prezzo umano. Veramente fatico a capire alcune scelte e rimango basito dalla sciatteria che si vede in alcune sessioni di omologazione ASI.
In effetti non si direbbe,tuttavia sembrerebbe iscritta al registro Alfa Romeo (ma forse sono io che non so come è fatta ) il che peggiorerebbe ulteriormente la situazione
Tuttavia è un restyling tutto sommato reversibile con poca spesa,e i componenti di risulta comunque possono essere riutilizzati per qualche altra alfetta 1,8 scudone bisognosa di restauro.
Di sicuro i sedili originali sono stati rimpiazzati da quelli con poggiatesta più grande della 1.8; bisognerebbe vedere se l'aggiornamento è stato esteso anche agli altri elementi dell'interno. In tal caso un ritorno alle origini si prospetta arduo e costoso.
Dall'ultima foto sembra che anche la strumentazione è stata aggiornata. Caro 1600gt se lo becchi in giro chiedi se ha ancora la selleria della prima serie (in Texalfa blu sarebbe il massimo) che sarei interessato ad acquistare, grazie
(foto "1600 GT" )