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Alfa Romeo Giulia Super 1.3

giuliagabford20170129.jpg
Anno 1974 (gabford).

Data: 29/01/2017
Commenti: 17
Visualizzazioni: 1149
Commenti
#1 | Pierandrea 82 il 29/01/2017 10:04:39
Stupenda in questa tinta,mette in risalto tutte le sue linee!
#2 | Markino il 29/01/2017 10:37:04
Rara configurazione alluminio metallizzato, che smorza in parte l'impatto della linea aggressiva della berlina "disegnata dal vento".
Esemplare ottimo con prima targa, privo di inutili e inopportune alterazioni, e per tale circostanza, alla quale sommare la sobria presenza del piccolo adesivo ASI, presumibilmente nelle mani affidabili di un appassionato.
#3 | free_runner il 29/01/2017 11:16:57
E' ottimo anche l'abbinamento con il colore degli interni!
Questa linea mi trasmette una sensazione di... solidita'.
Solo lo specchietto non e' all'altezza.
#4 | Markino il 29/01/2017 11:32:16
...sensazione inverata dal fatto che, in caso di urto, la cellula dell'abitacolo della Giulia è protetta dalla deformazione progressiva del resto del corpo vettura, credo uno dei primi casi di progetti mirati in tal senso nell'industria automobilistica.
Concordo per quanto attiene all'abbinamento esterno/interno.
#5 | IL BUE il 29/01/2017 14:04:33
Colore più tipico della biscione, tanto da pensare che ne fosse un esemplare. Meravigliosa, tutta originale
#6 | Spinterogeno Ghisolfa il 29/01/2017 15:04:38
Nel 1956 Fritz Nallinger indice riunione con I capireparto per sviluppo nuova Mercedes 220 Codine, pretendeva due caratteristiche abitacolo spazioso e abitacolo indeformabile per dare esecuzione agli studi di Mercedes risalenti al 1951 di Bela Barenyi, e al salone di Francoforte del 1959 verrà presentata la Codine con carrozzeria formata da un corpo centrale indeformabile, l'abitacolo, e da due zone a deformazione programmata il vano motore e il bagagliaio.
#7 | Stephan il 29/01/2017 15:21:00
Non mi fa impazzire la tinta ma per me resta sempre una grande auto. In ogni versione.
#8 | free_runner il 29/01/2017 15:48:14
studi di Mercedes risalenti al 1951

Diavolo di tedeschi: sono sempre un passo avanti!
Anche nella storia dei softwares trucca emissioni...
hanno beccato prima a loroROTFLPfft
#9 | mikitiki94 il 29/01/2017 16:18:32
credo uno dei primi casi di progetti mirati in tal senso nell'industria automobilistica

La prima auto europea ad avere una scocca a deformazione programmata fu la mercedes W111 del 1959 (anche se pare che già la scocca della Citroen DS del 1955 avesse accorgimenti in tal senso); la Giulia è probabilmente la prima auto italiana con tale caratteristica.
#10 | audiclassic il 29/01/2017 17:32:15
Domanda: quanto pesa una Giulia come questa in ordine di marcia? (non a secco/vuoto come si usava all'epoca)
#11 | gabford il 29/01/2017 17:46:44
117.imagebam.com/download/kD_n5umAwV8f0x_C-jP1Vw/52944/529437730/P_20161205_112654-Copia.jpg
#12 | 1600 GT il 29/01/2017 18:04:20
Assolutamente divina!!! L'alluminio metallizzato le arreca un eleganza magnifica.
#13 | bayerische il 29/01/2017 18:50:04
Beh già solo la linea è parecchio pesante.....
#14 | IL BUE il 29/01/2017 22:43:07
Ovviamente ti stai riferendo al coso bianco li davanti, giusto?
#15 | atae21 il 29/01/2017 22:56:09
La Giulia è la più bella berlina mai creata! Anche tenendo conto che non è un prototipo da salone, ha avuto una carriera di 15 anni senza mai modificare i lamierati principali e sottopelle è riuscita ad avere una meccanica sportiva avanti negli anni rispetto a tutti. Per chi non si ricorda: è nata nel 1962! Se non piace la linea, perlomeno il muso è qualcosa di inimitabile e divino. Checchèsenedica....
#16 | FeDeesse il 30/01/2017 14:45:32
infatti - non me ne vogliano gli amici alfisti- secondo me è bellissima ma non si può dire fluida o"disegnata dal vento".
quella era la Citroen DS (disegnata dal vento)...
questo colore è magnifico cosi' come l'esemplare in foto.
#17 | Markino il 30/01/2017 14:52:26
Se mai ce ne fosse bisogno, faccio mio il commento di Ata; per me, la Giulia TI del 1962, o le prime "Super", sono in vetta alle macchine più desiderabili mai esistite, ma il discorso è analogo anche per le altre versioni.
"Disegnata dal vento" era, come noto, uno slogan pubblicitario, ma non certo avulso dalla realtà; la linea fu affinata grazie agli studi effettuati nella galleria del vento del Politecnico di Torino, e il coefficente aerodinamico era di appena 0,34, non molto discosto dalla stessa "DS" e dalla Porsche "356", che primeggiavano dagli anni '50 con un indice 0,30.
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