(foto "1600 GT" )

Splendide condizioni originali per questa Baur; peccato solo abbia perso la targa nera originale per poco. Anche se a dire il vero le ultime Baur a listino (appunto, 1986) sarebbero nate con la targa bianca. Per me, che non amo i cabrio/spider tradizionali, è molto desiderabile un esemplare così.

Molto gradevole l'auto in generale e la tinta non è da meno. Quasi 2 anni fa ero sul punto di prenderne una del 1985 color amaranto metallizzato, poi ho optato per una mx5 di 10 anni più giovane.

Li per li pensavo fosse una delle ultime E30 Baur con targa originale, ma poi, grazie all'amica Infotarga, ho scoperto essere del settembre 1983.
La vettura è di un simpatico signore sui 65 anni, il quale mi ha detto che l'ha acquistata di seconda mano nel 1986 e che la usa solo 4 mesi l'anno.
Originariamente era targata VA.

Incredibile vederne due pubblicate a un paio di settimane l'una dall'altra. Nel confrontarle ho istintivamente pensato che la preferisco bianca; poi ho considerato che questa ha i cerchi in lega e l'altra i copricerchi; successivamente ho letto il commento di Transaxle e l'ho immaginata amaranto; alla fine mi sono incuriosito per l'apporto estetico della targa nera originaria su questo modello.

Piuttosto insulsa un po' come tutte le e30

Ho posseduto una E30 alla fine degli anni 80 dello scorso millennio. Non era una BAUR ma una, molto più modesta 320 a 2 porte. Figlia del suo tempo, priva di vezzi e guizzi stilistici memorabili, una sorta di "aggiornamento" della E21 che ha segnato, quella sì, una svolta estetica in casa BMW. Al di là della plancia ad arco di cerchio, ereditata dalla prima Serie 3, si distingueva più per la sostanza che per la forma. Oggi possiedo una BMW E90 della quale sono, qualitativamente, soddisfatto, ma che non mi ha mai trasmesso alcuna emozione. Acquistata per opportunità più che per convinzione, riflette appieno lo stilema del nuovo millennio, appiattito e omologato su linee identiche a oriente quanto a occidente, votato più all'elettronica e ai gadget che alle sensazioni a pelle. Ho 53 anni, sono del 1964, e sono cosciente che l'automobile non sarà mai più l'oggetto denso di personalità della mia gioventù ma un mero mezzo di locomozione più o meno impregnato di contenuti tecnologici.

Non ho mai difeso più di tanto le E30 pur avendone possedute diverse ma dobbiamo specificare che la parola "insulsa" per molte versioni di esse non è per nulla appropriata. Oramai certe versioni sono diventate dei "cult"; sono visti come dei miti (a volte irraggiungibili) da giovani che la sognano e da attempati che rimpiangono di averle vendute quando valevano poco e non le desiderava quasi nessuno. Parlo delle "320is" e delle "M3" in particolare. Ma stanno riprendendo quota anche le classiche Cabriolet e le versioni con motori più grossi (323i/325i). Quindi non sarei così drastico nella definizione, pur rimanendo tutta la vita a favore della precedente E21, a dire il vero più per motivi d'affetto che pratici.

Questa mia definizione, riferita all'estetica,mi è balenata nel 1983 al primo incontro con una e30.Si erano perse tutte le particolarità della personalissima e21 per creare una carrozzeria molto composta ma del tutto anonima. Come tu ben sai Davide sono passate da casa mia negli anni un paio di e30 ripartite però piuttosto rapidamente (verso casa tua eh eh ) proprio per la loro scialberia estetica.Tecnicamente però sono molto buone.

Secondo me la linea delle E30, soprattutto delle berline, sconta il fatto di essere poco innovativa, sia rispetto alla precedente E21, sia rispetto alla Mercedes 190, presentata in contemporanea e destinata a divenire una delle principali concorrenti.
Credo che sia stata l'ultima vettura a mantenere i paraurti in acciaio cromato, quando ormai quelli in plastica integrati nel disegno della scocca erano ormai correnti.
Un altro elemento che poteva essere migliorato è il taglio del lunotto, che è quasi piatto (molto più della E21) ed appare più verticale di quello che è in realtà, e senza mostrare la personalità delle Volvo 700.
In generale, il disegno delle BMW di inizio anni 80 non è a mio avviso tra i migliori; si sono dovute attendere la Serie 7 E32 del 1986 e soprattutto la Serie 5 E34 del 1988 per vedere linee finalmente moderne e all'altezza della migliore concorrenza.
Non a caso le vendite BMW in Italia hanno avuto un andamento stagnante fino al 1987, sopraffatte da quelle della citata 190 e delle più grandi W124, ma anche da prodotti nazionali come le riuscite Thema e Croma.

La "E30" ha sempre goduto del mio apprezzamento, sin dalla sua comparsa sul mercato; la linea non sarà un concentrato di originalità, però è molto pulita e sobriamente elegante, con un frontale inconfondibilmente BMW. I cerchi in lega opzionali, dall'ottimo disegno, conferiscono una doverosa nota di aggressività e migliorano l'impatto estetico; per parte mia, li trovo quasi imprescindibili, in luogo dei cerchi "francescani" di serie in ferro.
Alla Cabriolet Baur preferisco la versione successiva in configurazione tradizionale; l'esemplare in foto è comunque molto bello in virtù del perfetto stato diconservazione.