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Hillman Imp

hilmannimpbiturbo8320170814.jpg
Anno 1964 (Biturbo83).

Data: 14/08/2017
Commenti: 12
Visualizzazioni: 1660
Commenti
#1 | amonks il 14/08/2017 10:56:03
Eccezionale avvistamento! Rara e pure con la sua quadrotta di origine, complimenti Alessandro.
#2 | polar il 14/08/2017 11:22:58
Le uniche altre due hillman imp presenti sul sito mi pare che abbiano fatto una brutta fine, quindi direi che questa è una specie di sopravvissuta...complimenti!
#3 | atae21 il 14/08/2017 11:29:53
Speriamo che la ribecchi, magari parcheggiata, per avere delle foto migliori di questa rarità. Shock
#4 | Mc 127 il 14/08/2017 11:36:22
La macchina in sé non mi farà impazzire, ma con la quadrotta... ROTFL Eccellente avvistamento. claps
#5 | Stephan il 14/08/2017 12:53:40
Meritava la prima posizione solo per la rarità.
#6 | Frabo187 il 14/08/2017 13:08:20
Avvistamento incredibile, le condizioni fanno pensare che si trovi nelle mani di un appassionato.
#7 | bayerische il 14/08/2017 14:47:16
Si la vettura è di un appassionato anglofilo ed è stata restaurata interamente qualche anno fa,è anche apparsa in un servizio su Ruoteclassiche.
#8 | svalvolatogiallorosso il 14/08/2017 15:18:50
Ho dato un'occhiata alle altre IMP presenti sia sul sito e in rete
Mi ha dato l'impressione di una specie di ZAZ a 2 volumi e mezzo
Simpatica questa inglesina di un colore oltretutto piacevole
Ottimo avvistamento
#9 | sir alec il 14/08/2017 16:06:51
Vetturetta adorabile. Fa piacere vederne una in marcia.
#10 | oinotna il 14/08/2017 18:43:01
Avvistamento notevole!
Pole position ad honorem!!!!
#11 | Biturbo83 il 15/08/2017 01:34:45
http://ruoteclassiche.quattroruote.it/auto-moto/happy-together/
#12 | Markino il 18/08/2017 23:21:39
Adoro molte delle utilitarie europee costruite negli anni '60, spesso assai particolari sotto il profilo estetico e/o meccanico, tanto da far ritenere "banale" e convenzionale la nostra "850", vettura peraltro concreta e di grande successo, che si vendette bene anche all'estero.
Non altrettanto accadde alla "Imp", che, nonostante molte buone idee, pagò lo scotto di diverse circostanze sfavorevoli: la concorrenza interna di una fuoriclasse già pienamente affermata come la "Mini", un processo produttivo poco fluido che aveva per fulcro uno stabilimento del tutto nuovo, situato in una zona della Scozia con scarse tradizioni industriali (con riverberi, quindi, sulla qualità costruttiva), l'appartenenza ad un Gruppo afflitto da alcune tare, tra cui una scarsa capacità di penetrazione sui mercati esteri.
Da noi era piuttosto costosa (quasi 1 mln. di lire). Nel 1964, ad appena un anno dal lancio, ne furono vendute solo 881, più che dimezzate l'anno successivo. Considerato che, alla stessa cifra, si poteva acquistare la versione più lussuosa della SIMCA "1000" (per l'edizione più economica erano sufficienti circa 900mila lire), modello il cui consuntivo 1964 fu di quasi 17mila unità, e senza scomodare la FIAT "850" o le altre concorrenti straniere, ritengo fosse difficile fare molto meglio.
Curiosa la scelta (forse dettata da fini pubblicitari, oppure dalla natura di antieroe del protagonista, che non di rado prende un sacco di botte prima di giungere alla soluzione del caso) di utilizzarla quale auto dell'investigatore/agente segreto "McGill" (l'americano Richard Bradford, ottimo nella parte) in una bella serie TV britannica del 1967, "Man in a suitcase" (in Italia reso con "L'uomo con la valigia" o "Agente Segreto" ), di cui consumai avidamente tutte le puntate alla fine degli anni '70. Chi la ricorda ?
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