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Porsche 911 2.7 Targa

porsche911frabo18720170823.jpg
Anno 1973 (Frabo187).

Data: 23/08/2017
Commenti: 12
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Commenti
#1 | Markino il 23/08/2017 09:46:23
Non conosco a fondo queste vetture, ma ho parecchi dubbi che quel che si vede in questa prospettiva sia tutto originale; la tonalità rame metallizzato - splendida - l'ho ben presente sulle "911" degli anni '80, ma non per il periodo indicato.
Eppure, è in bella evidenza la placca ASI...
#2 | Mc 127 il 23/08/2017 13:13:54
Shock Rarissimo il My74 con la quadrotta d'origine. Il parziale della targa copre fino al primo trimestre 1974, ma non so in quale mese uscì il modello aggiornato. La tinta, molto bella, lascia un po' perplesso anche me...ma ho più l'impressione che ci troviamo davanti a un pezzo da novanta.
#3 | Transaxle73 il 23/08/2017 13:55:01
La placca ASI non è sinonimo di perfetta conformità. Non so se tale anomalia è presente in tutto il territorio nazionale ma per esperienza diretta posso confermare di aver visto dispensare targhe oro a esemplari restaurati con i piedi, per usare un eufemismo. Secondo il mio modestissimo parere ritengo l'ASI il maggiore responsabile della lenta agonia che sta distruggendo il settore delle auto storiche in Italia. Questo grazie alla politica delle certificazioni a strascico, che ha gonfiato le tasche di pochi eletti a danno degli appassionati, specie di quelli meno danarosi. D'altronde la recente condanna del suo presidente per una vicenda squallida, e l'ancora più deplorevole pratica di non rassegnare le dimissioni mi convincono ancora di più della bontà della mia scelta di non rinnovare la tessera ASI per il terzo anno consecutivo. Scusate se ho approfittato di questo spazio per dare sfogo al malcontento che non credo appartenga solo a me.
#4 | Mc 127 il 23/08/2017 22:15:14
Concordo su ogni singola parola.
#5 | gabford il 24/08/2017 00:19:33
Gli aggiornamenti credo siano stati introdotti con il MY 74, come da tradizione lanciato durante l'estate precedente, quindi l'esemplare fotografato sembra coerente per caratteristiche. La tinta potrebbe essere il Perurot.
#6 | turbob il 24/08/2017 09:23:39
Questo esemplare è stato anche provato dalla rivista "Automobilismo d'Epoca" qualche anno fa.
Stavo sfogliando il numero proprio ieri!
#7 | IL BUE il 25/08/2017 01:55:32
Caspita... L'unica 911 di questa serie con la quadrotta l'ho vista in "Roma a mano armata". Fa lo stesso effetto di vederla sulla E21: decisamente anacronistica.
#8 | berv8 il 26/08/2017 03:30:00
A proposito di ASI vorrei sommessamente rimarcare che l'automobilismo d'epoca, bene o male, esiste ancora in Italia per merito di quello splendido appassionato di auto che è stato Vittorio Zanon di Valgiurata. Presidente dell' ASI con ben 3000 soci riuscì nel 1983 ad ottenere l'esenzione dal bollo per le auto di interesse storico, nel momento della sciagurata conversione del bollo in tassa di proprietà (una patrimoniale figlia di Fanfani). Non era semplice, occorreva inoltrare una richiesta al Ministero delle Finanze con certificazione ASI ed attendere l'attestato di esenzione per la specifica vettura. Non era previsto un vincolo di età e così si salvarono dalla pressa molte auto gravate da bolli mostruosi, che erano modulati anche sul numero dei cilindri. Ciò fece salire i soci a 12.000 favorendo i piccoli collezionisti.
Il primo pasticcio inventato da qualche burocrate per giustificarsi lo stipendio si ebbe con l'introduzione dei 30 anni di anzianità nel 1996, ignorando il fatto che a 30 anni bisogna arrivarci.
Nel 2003 la bellissima esenzione dalla tassa per le ventennali creò le premesse per un totale disastro. Purtroppo all'ASI non c'erano più i Biscaretti di Ruffia, i Dore Leto e Vittorio Zanon, che, con la stessa classe e modestia con la quale chiaccherava col fiero possessore di una topolino a due passi della sua Lancia D 24, riusciva a tenere in mano le situazioni più disperate.
L'ASI in realtà è stata travolta da una valanga di richieste di certificazioni inoltrata da club di opaca nascita, che hanno attestato inesistenti qualità di autentici rottami per meri vantaggi fiscali.
Imperdonabile aver preso per buone 300.000 iscrizioni e certificazioni dei club senza alcun controllo, favorendo nel mucchio così autentici evasori, che hanno dato la stura ai consueti odiatori di quelli che le macchine le pagano le curano e le amano.
Il vero capolavoro però lo dobbiamo all'ACI: non si può tenere a casa la macchina del nonno consegnando le targhe e sperando in tempi migliori perchè, per autonoma decisione di costoro, bisogna demolire contestualmente il veicolo.
#9 | blackboxes66 il 26/08/2017 09:58:40
Il secondo capolavoro dell'ACI è la famigerata lista. A parte il concetto stesso di lista (chi decide e in base a che cosa quali vetture meritano di essere considerate storiche e quali no?), che personalmente detesto, quella lista era piena di errori (alcuni madornali) e incongruenze.
#10 | Frabo187 il 26/08/2017 12:18:25
A parte il concetto stesso di lista (chi decide e in base a che cosa quali vetture meritano di essere considerate storiche e quali no?), che personalmente detesto


Concordo. Spesso mi capita di sentire lo stesso ragionamento anche tra gli appassionati, purtroppo.
Personalmente detesto questo tipo di razzismo, se un'auto ha l'età giusta perchè non farla diventare storica? Non pretendo certo che la mia Uno sia messa sullo stesso livello di auto ben più antiche e blasonate, ma perchè negare a me od ad altri appassionati la possibilità di vedere riconosciuta il valore storico (anche minimo) della propria auto?
#11 | Markino il 26/08/2017 12:27:13
A proposito di ASI vorrei sommessamente rimarcare che l'automobilismo d'epoca, bene o male [...]

Ottima analisi di berv8 Wink
#12 | Transaxle73 il 26/08/2017 14:10:22
Concordo con le opinioni espresse sopra, anche sul fatto che la proposta dell'ACI con la lista chiusa ha creato delle disparità intollerabili oltre che contenere degli errori madornali. Però è innegabile che la Presidenza Loi abbia letteralmente lanciato il Napalm su un settore già agonizzante
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