In diretta dagli anni ottanta, uno status symbol di benessere finanziario e di ...oculatezza nell'investimento.
Chiunque al tempo guidasse una Saab o una Volvo turbocompressa poteva permettersi di guardare con sufficienza gran parte del restante parco circolante. E non di rado riceveva per contro occhiate invidiose.
Concordo Total III con quando scrivi. Anche nella mia città in un momento in cui chi era benestante iniziava a considerare status la berlina tedesca, chi guidava Volvo, sia la serie 700 - (760 come questa poi splendida!) - ma anche la serie 240 SW, faceva classe a se.
E a distanza di tanti anni trovo la linea di questa berlina svedese, pur con le sue linee tese e decise, ancora molto attraente e moderna. Stesso discorso che può essere fatto per gli interni e la qualità esecutiva.
Ho anche l'anteriore, ma si vede male perché c'è in mezzo una rete. L'unica cosa che si riesce a notare è la presenza dei tergifari.
L'ho vista con la coda dell'occhio nel parcheggio di un albergo. Tempo di fermarmi ed era sparita... poi guardo meglio e semplicemente era stata spostata nel punto dove poi l'ho fotografata. Un non-esperto di auto dubito che l'avrebbe riconosciuta come storica: sembrava una normalissima auto di una normalissima famiglia benestante in vacanza.
Bellissima e conservata egregiamente, ne ho cominciato a subire il fascino fin da bambino, per via di un esemplare champagne parcheggiato nel tragitto casa-scuola...
Soprattutto dinanzi a esemplari che si presentano pari al nuovo, come in questo caso, rinnovo l'idea che una Volvo degli anni 80 rappresenti una delle opzioni che gradirei maggiormente qualora dovessi trovarmi costretto a pensionare prematuramente la mia Multiwagon.
Meravigliosa!!! Uno dei miei sogni automobilistici fin da quando ero bambino. Vettura solida, robusta e dal design gradevolissimo e ancora assai moderno.
Io ricordo un viaggio da Foggia a Isernia a bordo di una Turbodiesel: un salotto regale su quattro ruote.
Vettura da rimpiangere.
Nessuno l'ha scritto (o notato) ma questa è una vera rarità non essendo una più diffusa (in Italia) "740 Turbo" (modello apposito per il nostro mercato, col 2 litri per non essere gravati dall'IVA pesante) ma una rarissima "760 Turbo"! Ciò vuol dire motore 4 cilindri da 2316cc e 180CV, potenza fiscale di 22CV quindi veramente una scelta coraggiosa all'epoca. Oltre agli oneri fiscali c'era da aggiungere una cospicua spesa per il carburante per chi l'ha acquistata oltre 30 anni fa. Quindi ancora più meritevole di applausi per il fatto che qualcuno l'abbia mantenuta (in tutti i sensi) fino ad oggi!
Fantastica, da sempre uno dei miei modelli eighties di massimo culto.
Mi rispecchio nel commento di Total; da ragazzini, ammiravamo l'incedere maestoso e sicuro per le salite del borgo delle vacanze di una Turbodiesel verde metallizzata nuova di pacca, con cui un giovane notoriamente benestante arrivava ogni sera a prelevare la fidanzata.
Chiunque al tempo guidasse una Saab o una Volvo turbocompressa poteva permettersi di guardare con sufficienza gran parte del restante parco circolante. E non di rado riceveva per contro occhiate invidiose.