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Fiat 1400

fiat1400mc12720180212.jpg
Anno n.c., targhe ZA (Mc 127).

Data: 12/02/2018
Commenti: 3
Visualizzazioni: 1211
Commenti
#1 | bob91180 il 12/02/2018 10:58:50
Verde salvia , sembra tutta giusta e ben restaurata , targatura mortificante , ma non si puo' avere tutto ...
#2 | Alfa33 il 12/02/2018 22:13:49
Fa sempre piacere vedere qualche esemplare che spunta fuori, assai rara.
#3 | Markino il 16/04/2018 23:48:03
Primo modello FIAT del dopoguerra interamente nuovo, con carrozzeria portante e linea ispirata ai canoni d'oltreoceano - e segnatamente alle Kaiser-Frazer del 1948 - la "1400" divenne rapidamente la vettura borghese per eccellenza, ottenendo una buona diffusione sulle strade ancora poco trafficate delle principali città. La serie capostipite, in produzione tra il 1950 e il 1954, totalizzò ben 120mila esemplari, con una buona quota di export, risultato notevole per un'auto di fascia media (concetto in realtà fuorviante, perché in Italia non erano certo molti a potersela permettere) lanciata a soli cinque anni dal termine del conflitto che aveva sconvolto il Paese. Col tempo, il modello perse parte dell'iniziale appeal, vedendosi superato da vetture compatte ben più prestazionali come l'Alfa Romeo "Giulietta", e il consuntivo delle versioni successive, aggiornate aumentando l'apparato ornamentale e - infine - ricorrendo alla verniciatura bicolore, risultò più esiguo, con un totale complessivo al 1959 di 168mila unità (se non erro).
La rapida evoluzione dell'automobile negli anni '60 - e della stessa gamma FIAT - rese rapidamente obsolete le "1400", che all'inizio degli anni '70, spesso sfruttate a dovere, erano già state demolite in gran parte.
Gli esemplari superstiti sono stati in genere penalizzati dal modesto valore commerciale attribuito dal "mercato" a questo modello - nonostante la notevole importanza storica, e la possibilità, perlomeno per la 1a serie, di partecipare alla "Mille Miglia" - con la conseguenza che alcune unità appena discrete, o malconce ma ancora recuperabili, il cui destino avrebbe potuto risolversi in un restauro integrale se solo il valore economico lo avesse giustificato, sono state lasciate alla propria sorte, o utilizzate per ricambi. Da rilevare, tuttavia, come il rialzo generalizzato delle quotazioni verificatosi negli ultimi anni abbia premiato anche le "1400", che oggi, nelle versioni più anziane, possono trovarsi in vendita a cifre nell'ordine dei 20 k€.
Notevolissima questa in foto, oltretutto in una tonalità gradevole e non molto frequente; le prestazioni piuttosto modeste, il peso dello sterzo e degli altri comandi, e la frenata "lunga" non ne favoriscono certo l'impiego, seppur sporadico, nel traffico dei nostri giorni.
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