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Simca Ariane

simcaarianealpiman20180530.jpg
Anno n.c., targhe europee del 2010 (alpiman).

Data: 30/05/2018
Commenti: 9
Visualizzazioni: 1979
Commenti
#1 | time101cv il 30/05/2018 08:34:08
www.targhenere.net/gallery2/wp-content/uploads/2018/05/2017-03-01_173853.jpg
(foto "alpiman" )
#2 | atae21 il 30/05/2018 09:24:07
Elegantissima per linea (di ispirazione USA) e abbinamento cromatico. La targa europea, con le sue bande blu, non stona in questo insieme di colori omogenei. Di sicura importazione ed è una scelta direi controcorrente: bravo al proprietario! claps
#3 | Neeskens78 il 30/05/2018 09:25:53
stavo pensando la stessa cosa a proposito della targa Grin
#4 | peppecantarella il 30/05/2018 12:52:53
Sciccheria francese anni '50
#5 | Alfa33 il 30/05/2018 21:52:28
Una delle pochissime presenti in Italia, complimenti per l'avvistamento.
Molto ricercata in alcuni dettagli estetici, quindi proprio per questo mi piace.
#6 | gabford il 31/05/2018 00:10:17
E' una Ariane 4 (motore da 1.3 litri, si intravede anche la targhetta sulla fiancata), in allestimento "lusso", ma mi pare che la denominazione dipenda dall'anno di produzione, che non è stato possibile determinare (dovrebbe comunque collocarsi tra il 1959 e il 1961).
bravo al proprietario!

Un bel plauso all'impiedi! (cit.) Grin
#7 | Mc 127 il 31/05/2018 21:38:04
Mi unisco ai complimenti a proprietario e avvistatore. Modello di gran classe, pur non essendo una delle solite blasonate.
#8 | Markino il 26/11/2018 22:15:24
Anni fa ne vidi un esemplare ad una piccola mostra-scambio ad Asti,, bluette e con targa originale AL 8 (se ricordo bene), molto bello; genere di vettura, quello delle berline datate, europee o statunitensi, che notoriamente incontra molto i miei gusti.
In Italia ne circolavano poche, mentre in Patria era piuttosto diffusa, come si nota nei film francesi tra fine anni '50 ed anni '60, specie se contenenti riprese effettuate nel traffico parigino.
Ottimo tema per un'importazione una volta tanto fuori dal coro.
#9 | LFL il 16/08/2020 16:57:27
Erano ottime auto. In sostanza, l'Ariane era una Vedette I serie, quindi una ex-SAF (Ford francese), acquisita dal grande Enrico Teodoro Pigozzi - per ampliare la gamma Simca senza grossi investimenti - nel 1954-55.

In origine, come Vedette, aveva un 8V di origine USA, un motore valido e robusto, ma estremamente povero di CV in quanto di architettura vecchia (anni '30) con una corsa lunghissima ed estremamente restio a superare i 3000-3500 giri/' non molti anche per l'epoca. Le valvole laterali poi completavano l'opera, visto che a differenza degli USA le benzine europee degli anni '50 facevano abbastanza pena come caratteristiche anti-detonanti.

Nel 1957 arrivò la II serie, ben pinnuta come molte auto dell'epoca e meno elegante, ma il motore 8V fu migliorato fino a 85 CV SAE, che bene o male riusciva a muovere la grossa auto fino a 145 km/h.

Rimaneva però un vuoto nella gamma Simca, perché la distanza tra la Aronde - 1.3 litri - e la Vedette si era allargata: per evitare un pericoloso vuoto commerciale, Pigozzi dispose ai suoi tecnici di potenziare il piccolo 1.3 litri Rush, che - grazie ai 5 supporti di banco - arrivò fino a 62 CV, non molto lontani dai 72 CV SAE della I serie Vedette.

Lo scopo era di installare quel motore sulla vecchia carrozzeria della Vedette I serie, semplificata (ma non troppo) negli allestimenti: nacque cos la Ariane, che nonostante la massa elevata, grazie alla brillantezza del Rush 1.3 litri riusciva a superare i 130 km/h. se la cosa oggi può far sorridere, si sappia che una Peugeot 403 con 1.5 litri di cilindrata faceva i 135 km/h e una Citroen ID faceva i 140 km/h con la versione meno potente dell'1.9 litri del Double Chevron (68 CV se ricordo bene).

Insomma, un modello molto indovinato per il mercato francese, che con 7 CV fiscali di tassa di circolazione si toglieva lo sfizio di viaggiare al pari di chi ne pagava 8 o - peggio - 11 (anche se il confort della ID era superiore, tranne che per il guidatore che doveva fare un gran lavoro di braccia mancando il servosterzo: vi assicuro che è piuttosto pesante senza).

A conferma del successo, il gran numero di esemplari venduti in Francia fino all'avvento della altrettanto elegante 1500 (disegn Mario Revelli di Beaumont)

L'auto è degna di nota perché come Vedette è stato il primo modello prodotto in Europa da Costruttore europeo con sospensione anteriore tipo McPherson, che a brevetti scaduti fu installata praticamente da tutti i Costruttori.
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