Le targhe FO hanno una numerazione 'importante' superiore a molti capoluoghi di regione, e hanno sfiorato il milione nel 1994...
In che anno è stata introdotta la modifica al lamierato fra il lunotto ed il baule?

Nel 1974

Confermo l'anno, la prima serie di un mio amico era immatricolata a dicembre '74 e non aveva più il lamierino.

Le targhe FO, se non sbaglio, sono state le prime in Italia ad adottare il nuovo formato componibile con sigla arancio, già dai primi giorni di gennaio ‘76.
Potrei sbagliarmi se qualcuno ne sa di più mi piacerebbe approfondire

La prima targa componibile è nientemeno del 23 dicembre 1975, dai dati in mio possesso penso sia stata la prima provincia ad adottare il nuovo formato. Superò anche Milano, bloccata a causa di uno sciopero che paralizzò gli uffici della motorizzazione dall'inizio di luglio a metà settembre 1975.
La modifica al lunotto fu introdotta a fine 1974 insieme alla presentazione della Special.

Confermo che la provincia di Forlì fu tra le prime ad adottare targhe componibili il 23 Dicembre del 1975 (dovrebbe esserci qui sul sito una 500 R del 1975 con targa lunga originale FO33****).
Qualche tempo fa avevo fatto uno specchietto in cui riassumevo le date di cambio formato (da quadrotta a componibile e da nera a bianca) per le varie province italiane, dovrebbe esser nella discussione sulle ultime targhe nere.
La prima provincia in assoluto dovrebbe però essere Ascoli Piceno, il 1° Dicembre 1975

Le date o solo la numerazione?

Le date.
Più o meno approssimate a seconda delle informazioni reperite.

Cavolo, non sapevo proprio che le primissime targhe a provincia arancio risalissero addirittura a dicembre '75! Credevo le avessero cominciate ad emettere almeno da gennaio dell'anno successivo.

Circostanza dovuta probabilmente all'aver avuto "in pancia" un centro come Rimini (e dintorni), cioé un'altra provincia dentro la provincia, sino alla formalizzazione nel 1993 (insieme a Prato, Biella, Verbania, Lodi, Lecco, Crotone e Vibo Valentia).
Esemplare conservato, ancora piuttosto dignitoso nonostante qualche inevitabile segno del suo persistente utilizzo.