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Alfa Romeo Giulia 1300

giuliafrabo18720180713.jpg
Anno 1965 (Frabo187).

Data: 13/07/2018
Commenti: 9
Visualizzazioni: 1404
Commenti
#1 | time101cv il 13/07/2018 08:50:30
www.targhenere.net/gallery2/wp-content/uploads/2018/07/img_7975.jpg
(foto "Frabo187" )
#2 | bob91180 il 13/07/2018 09:52:52
Giulia 1300 base 4 marce restaurata pari al nuovo , verde pino ... versione molto rara in quanto all'epoca commercialmente non ebbe fortuna ... mi pare che costasse 1.050.000 lire ...
La selleria di serie era in tessuto quadrettato , mentre su questo esemplare e' in fp texalfa ... forse a richiesta ...
#3 | francesco78 il 13/07/2018 10:19:42
un poco oltre il doppio della 500 che nel '65 costava 475.000 lire
#4 | Uno Turbo D il 13/07/2018 10:59:37
Effettivamente, di Giulia del genere non ne ho viste nemmeno in vendita su Internet: comprensibile il fatto che non fosse scelta da molte persone, il modello non aveva prezzi popolari e chi poteva acquistarla, in genere virava in modo diretto verso gli allestimenti più rifiniti e migliori meccanicamente.
#5 | Neeskens78 il 13/07/2018 11:30:01
comunque è stupenda. anche la tinta
#6 | Alfa33 il 13/07/2018 12:03:44
Spettacolare la 4 marce, si riconosce subito per la mancanza delle luci di retromarcia. Interessante per la sua rarità, conosco alcuni esemplari, con targa AO e NO e dovrebbe esserci anche una unità con targa alessandrina.
#7 | Markino il 15/07/2018 23:14:23
versione molto rara in quanto all'epoca commercialmente non ebbe fortuna

Il giudizio che sorge oggi spontaneo è distorto dall'esiguità degli esemplari superstiti, circostanza dovuta in buona parte al fatto che, dopo il lancio della più prestante "1300 TI" a 5 marce (inizio 1966), la richiesta della versione d'accesso subì un rapido decremento, che si riflesse anche nel mercato dell'usato, e, in tempi più recenti, nel collezionismo storico. Per molti anni, solo qualche eroico amante delle Alfa Romeo "minori" - come l'Alfazioso "Gippo" Salvetti - andava alla caccia di una delle poche "1300" esistenti (che, magari, nel frattempo si continuavano a demolire), mentre gli altri appassionati meno "integralisti" sceglievano regolarmente le versioni più spinte. Oggi anche la "4 marce" si sta prendendo la sua giusta rivincita, sull'onda dell'entusiasmo per tutto ciò che reca il marchio del Biscione, ed è capitato più volte che i commercianti (uno del pavese in special modo), i quali, purtroppo, guardano inevitabilmente all'acquirente straniero, abbiano avuto in "portafoglio" qualche ottimo esemplare di questa serie negletta, poi venduto a cifre piuttosto salate: la mente va sempre a quella bluette con targa PC 6, stupenda, finita qualche anno fa in Lussemburgo a fronte di un assegno di 12 k€.
Le statistiche dell'epoca parlano di circa 20mila consegne sul nostro mercato nel primo anno e mezzo, cioé sino alla comparsa della "1300 TI", un quantitativo che non può far parlare di "fiasco", tanto più che il lancio del modello avvenne in un momento di crisi economica (o, meglio, di rallentata crescita, + 2,6% è una "congiuntura" su cui oggi metteremmo la firma...) e di netta contrazione del mercato dell'auto, sia in termini di volumi (con penalizzazione in gran parte a carico delle straniere, arrivate nel 1963 ad oltre il 20% del mercato) che di valore unitario (con la contrazione delle vendite di vetture di fascia media e medio-alta). Si dovrebbe anche citare il particolare contesto politico, e i contrasti innescati dalla nuova formula di centro-sinistra, che provocarono tensioni valutarie e fughe di capitali, con conseguenze negative sull'economia, ma si andrebbe alle lunghe; nel 1965, rimessa l'economia in carreggiata, e ridimensionati bruscamente gli intenti riformatori del PSI, il PIL tornava a crescere con un vigore non distante da quello degli anni del boom (ma i nodi sarebbero venuti al pettine dopo pochi anni), e, per tornare alle automobili, si creava lo spazio commerciale per versioni più "ricche" (per l'universo "Giulia" Berlina, la "Super" e, appunto, la "1300 TI" ).

mi pare che costasse 1.050.000 lire ...

Curiosità a cui pochi fanno caso, all'epoca si poteva calcolare a spanne il prezzo di una berlina italiana moltiplicandone per mille la cilindrata, e aumentando un po' il risultato nel caso di un'Alfa Romeo o di una Lancia. Poco, quindi, 1.050.000 lire per la "Giulia 1300": il prezzo di listino al lancio, nell'estate 1964, era in realtà di 1.395.000 lire.

Un cenno d'obbligo all'esemplare postato, superbo e molto desiderabile, e in una tinta verde muschio che adoro Smile
#8 | Stephan il 17/07/2018 20:08:24
Gli esemplari prodotti di questa serie furono 28.358
#9 | ARGiuliasuper il 14/07/2020 13:44:48
Fantastica. Uguale alla protagonista del film "Noi e la Giulia".
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