(foto "Frabo187" )

Mi piace sempre e in tutte le salse: a prescindere da 1300 o 1500, tinta e anche condizioni. Questa é tenuta benissimo e la quadrotta a cinque cifre e bassa numerazione é un bel plus.

Anch'io adoro questo modello; all'epoca, divenne rapidamente la media italiana per eccellenza, e il buon rapporto contenuti-prezzo ne favorì la diffusione presso ampie fasce della borghesia. Tra "1300" e "1500", la produzione complessiva fu di circa 600mila unità, quantitativo notevole per un ciclo commerciale di 6 anni, e per una vettura non certo alla portata di tutti.
Molto bello l'esemplare postato; con questo corpo vettura, adotterei senz'altro gomme a fianco bianco, preferendo ancor più altre tonalità, come l'amaranto o le varie gradazioni di azzurro/blu.

Questa è stata l'auto (credo l'unica) del maestro delle elementari di mia mamma (il Maestro Salomoni). E' rimasta in paese credo fino al 2010 ed io non me ne ero mai accorto sennò ci facevo un pensierino poi con quella targa lì...

Notevole, sembrerebbe un esemplare ancora con "tetto basso".
Vetture solide, anche sovradimensionate, visto che nascevano da una costola del progetto 112-114 (le 1800 2100, poi 2300), l'unica volta che Fiat ebbe il coraggio di progettare in maniera modulare anche i propulsori e non solo la carrozzeria (ci riprovo dopo 30 anni, ma fece un errore grossolano: famigerato il problema del terzo cilindro del modulare a gasolio della Lancia Kappa. Ovvio: Giacosa non c'era più da un pezzo...).
Unica pecca: consumano parecchio, più della media del segmento e più di una Giulia o di una Fulvia, ma oggi - per l'uso che se ne può fare - è un particolare secondario