Mi sembra abbia conservato perfino i copribulloni in plastica nera nei cerchi, una finezza che oggi in pochissime hanno preservato.
Mancano, ma generalmente vengono conservati all'interno della vettura, le coperture dei fendinebbia.
Versione desiderabilissima, rara, particolare, e - non ultimo - velocisticamente appagante.
A me ricorda semplicemente le serate primi anni 90 con gli amici neopatentati. Uno di questi, appena presa la patente, arrivava alla sera con la Giulietta 2.0 TI di suo padre e ogni tanto toccava a lui scorrazzarci in giro per la provincia. Non era immacolata; aveva una specie di restyling come i modelli post 1983. A quei tempi però non era vista come un' Alfa d'epoca da preservare ma solo come una vecchia auto un po' da tamarro, fuori moda rispetto ad altri giovani che sognavano le piccole bombe di quegli anni... Sicuramente oggi non esiste più.
Stupenda, non stento a credere che si tratti della classica "macchina della domenica" conservata coi controfiocchi. Se non sbaglio, il fregio "Ti" non é proprio semplice da trovare.
Beh, era specifico per questa versione, che come è noto è una serie limitata rimasta in listino per meno di un anno.
L'omologa versione dell'Alfasud aveva anch'essa la piccola scritta Ti, ma con diversa grafia (in corsivo).
In più, la Giulietta Ti si chiamava così solo per il nostro mercato, mentre all'estero si chiamava Super (anche in quel caso, targhetta molto rara), del tutto identica salvo la più nutrita lista di colori disponibili, fra cui il Rosso Alfa molto amato oltralpe.
La targhetta Ti ornava anche una specifica versione costruita in Sudafrica per il mercato interno, in cui la Giulietta fu un gran successo commerciale.
(foto "Kanon X" )