(foto "AP" )

Il frontale a due proiettori rettangolari tipico di questo allestimento spartano è piuttosto misero; nulla a che fare con la grinta dei quattro fari circolari delle "L"/"SL".
Esemplare comunque interessante per la rarità, date anche le condizioni complessivamente non malvagie e la targa nativa.

Effettivamente la versione base col motore 1300 non era molto gettonato come abbinamento.

Il proprietario, che conosco di persona, di 128 ne sa qualcosa...
È presidente del Club Italia
http://www.fiat12...
ed ha scritto diversi libri su 112, 128 etc...

Chi era presente al maxi-raduno di Prato della Valle dello scorso 24 giugno (Pietro, Frabo, Sebastiano, il gruppo dei romagnoli) troverà forse nel proprio reportage fotografico questo esemplare: oltre alla targa e al modello, l'adesivo in coda con lo scorpione non lascia dubbi.

L'allestimento S fu scelto da pochissimi, secondo una precisa strategia Fiat che, rendendo brutte allo sguardo le versioni povere, indirizzava la clientela verso quelle più costose: si vedano le versioni d'accesso di 131 (pochi esemplari) e di 132 (addirittura pochissimi).
Con motore 1300, poi, ritengo siamo nell'ordine dei tre esemplari circolanti. Un simile oggetto non poteva che appartenere ad un esegeta del modello.

1300 e allestimento basico S, un abbinamento più unico che raro. Effettivamente il frontale a due fari rettangolari è piuttosto misero.

Non mi ero accorto che si tratta di una "S", veramente rara. Macchina che mi è sempre piaciuta e valuterei anche per un eventuale acquisto.

In genere la S 1300 era scelta da chi intendeva elaborarla per le gare, per il peso e il prezzo più bassi. Le plurivittoriose 128 della scuderia Filipinetti erano tutte S.

In Prato della Valle era presente anche un'altra S (blu con targa BL 7) con motorizzazione 1100, pubblicata anche su questo sito.