A volte basta uno stemma giusto per far digerire linee che su altre auto sarebbero state derise. E viceversa. Con tutti i capolavori di design che hanno affidato al marchio Alfa Romeo, questo (parere personale) proprio non mi va di chiamarlo tale. Forse all'epoca era scioccante per sinuosità di curve e originalità…
Mi associo alla lista dei perplessi. È una delle poche auto del Biscione che mi lascia sconcertato per la ridondanza delle sue linee curve. Secondo me era nata già vecchia all'epoca.
Sono tra i pochi, in questo sito, insieme a Roberto, a subire il fascino di questa favolosa dream-car, difficilmente riconducibile a qualsiasi altra vettura dell'epoca, e nata senza particolari vincoli del committente, che, nella sua vaghezza, sembrò soltanto chiedere più velocità rispetto alle già brillanti "Sprint Veloce". Scaglione, allora uomo di punta per il design presso la Carrozzeria Bertone, e al quale non facevano certo difetto fantasia e gusto per la sperimentazione, reinterpreto' la "Giulietta" - già sua creazione - accentuandone fortemente la connotazione aerodinamica in una ridondanza di forme che segnava in modo "forte" la nuova vettura, e che contribuiva all'ottenimento di prestazioni velocistiche senza eguali tra le "1300" di serie. Ai 1400 esemplari realizzati tra il 1959 e il 1962, non pochi dati il genere ed il prezzo elevato, ne seguirono all'incirca altrettanti con cilindrata "1600" , nell'ambito del riposizionamento di tutte le derivate "Giulietta" nella nuova gamma "Giulia"; le ultime, costruite nel 1965, si vendevano oramai con difficoltà, probabilmente per una certa stanchezza verso quel disegno, mentre le prestazioni si collocavano ancora ai vertici della categoria, con in più la maggiore fluidità garantita dalla cilindrata superiore.
Esemplare in gran spolvero, già visto a qualche edizione del Trofeo Milano, e probabilmente nelle mani di incalliti appassionati Alfa Romeo da parecchi anni; le quotazioni sono oggi nell'ordine dei 120-130 k€, cifra cresciuta impetuosamente come per gran parte delle vetture del "Biscione", e che si misura con le poche decine di migliaia di euro di 10-15 anni fa, quando piazzare una "Sprint Speciale" non era affatto scontato.
Magari una milionata ...
La piu' bella che ho mai visto era in mostra da luzzago anni fa ... fresca di restauro , azzurro pastello con interni grigio/blu e ruote a raggi ... da cardiopalmo !
Bisognerebbe consultare qualche Quattroruote risalente all’epoca del cambio targa, nella sezione “Il mercato delle speciali” potrebbe esserci qualche annuncio di vendita che riguarda qualche Giulia SS, comunque presumo che verso fine anni 70 un modello come questo poteva costare poco più di un milione di Lire, restando un po’ larghi.
Linea che non può piacere a tutti e prestazioni molto elevate, a me piace molto da sempre, anche per la sua particolarità a tratti un po’ esagerata.
Ho un modellino bianco, parcheggiato nella vetrinetta in camera mia.
in mostra da luzzago anni fa ... fresca di restauro , azzurro pastello con interni grigio/blu e ruote a raggi
Ho forse presente quella che citi, targata ZA/RN: è una "Giulia", anno 1964.
A fine aprile 2008 l'avevo vista per la prima volta a Villa Erba, mescolata ad un raduno di vetture carrozzate Touring, organizzato in quel caso a margine del Concorso d'Eleganza Villa d'Este; a novembre di quell'anno, era stata posta all'incanto da Luzzago, in una corposa asta di sole Alfa Romeo. Stando al sito del bollo, è ancora in Italia.
Markino aggiungimi tra i pochi a subire il fascino di questa Automobile..., sgraziata? A volte basta uno stemma per... ?. Gusti sono gusti e rispettabili, tant'è che a me non è mai piaciuta e trovo spesso sopravvalutata la Porsche 356. Tornando alla Giulia SS in foto comunque a modo di vedere un'interpretazione assolutamente fuori dagli schemi ed ancora una volta dimostrazione del saper fare design italiano di quegli anni. L'avete mai guardata in pianta dall'alto? Ed unita ad una meccanica sopraffina con prestazioni soprattutto per la 1300 inavvicinabili da qualsiasi altro costruttore.
Nessuno discute la meccanica o le prestazioni, si stava parlando solo di linea, nulla più. I gusti son gusti, hai detto bene. Infatti a me fa impazzire, stando in casa Alfa, la SZ (ES30) del 1989 mentre a molti altri fa schifo (per essere chiari e diretti). Le linee particolari suscitano queste discrepanze tra opinioni; cosa che una linea banale e anonima non provoca.
Ringrazio Time per aver nuovamente speso tempo a pubblicare queste ed altre mie foto, originariamente circolate tra amici.
La considero una sorta di ricompensa "morale" per la cura che cerco di porre nel catturare prospettive decenti, e per la pazienza che metto in campo nell'attendere il momento in cui le presenze "inquinanti" siano il minor numero possibile in rapporto al contesto ( ).
Già che ci siamo, aggiungo che la vettura, acquistata nella 2a metà degli anni '70 da un amico e grande appassionato del marchio, che tuttora la possiede, è del 1964 (didascalia aggiornata).