Da anni che si vede in giro a Milano. Apparteneva a un signore che aveva aperto una galleria d'arte zona nord di Milano, di sicuro non la curava molto. anzi la ricordo con il parabrezza rotto. Chissà se è passata di mano..
Anno 1974, quindi, con buona probabilità, nata "italiana", come quella amarannto - eccelsa - qui già catturata e targata MI U0.
Triste destino per una vettura così nobile, tra le più costose (se non la più costosa) all'epoca disponibili sul nostro mercato. Così conciata fa venire in mente quei rottami che si incontravano nelle autodemolizioni, pasticciati "a sfregio" con bombolette multicolori, e con tanto di scritte sulla fiancata a pennello...
Eccolo l’artista più creativo d’Italia, Xante Battaglia, che dopo aver dato “addio all’Italia” vi ritorna da turista con la sua Rolls Royce graffitata con bombolette spray di svariati colori , operando così una demistificazione non solo su i viaggi-vacanze ma anche sulle macchine divenute oggi veri e proprio status symbol. Lo trovate con la sua rolls royce, ma proprio sua, giacchè avuta in cambio di opere,proprio all’entrata del Pac,e dunque opera vivente in un contesto globale di mostra qual è l’arte di strada che viene messa rivoluzionariamente in esposizione. Con la sua arte Xante Battaglia azzera tutto e tutti ,e con la sua arte opera una ricostruzione dell’universo,del mondo e delle cose,così come ha fatto con la rolls royce divenuta icona della civiltà delle macchine. Proprio perché Xante Battaglia è l’iniziatore di una nuova civiltà,quella senza l’ideologia che spesso avvol
Siamo di fronte a un'opera d'arte e non ce ne eravamo accorti...
Va bene l’arte e la libertà di espressione, però non sopporto l’idea di vedere auto conciate così, mi sembra una mancanza di rispetto nei confronti di un marchio storico ed aristocratico.
Tra l’altro, si tratta di uno dei modelli prodotti dalla casa inglese che più mi piacciono.
Una delle poche Rolls che mi piacciono, peccato ridurla così e comunque se questa è opera d arte Michelangelo, Raffaello e altri colleghi cosa facevano ? Non basta dire che l arte è libertà di espressione e fare dei paciughi come questo e definirli opere ,questa per me è solo una bella macchina con la fiancata pasticciata,comunque come sempre,questo è solo un punto di vista,il mio.
Che sia uno che la passione per le auto neppure sa cosa sia lo si vede anche dalla targa posteriore montata storta. Ognuno con i suoi denari può fare ciò che vuole, ma non offendere il senso comune del pudore
Se l'arte è davvero libertà totale di espressione, pure questa è arte e non gli si può dire nulla.
Ma io forse sono un rozzo che non capisce nulla, ma per me l'arte non è fare una porcata qualsiasi. Il concetto di estende anche a molte sedicenti opere d'arte che per me sono solo porcate. Se dessi in mano una Rolls-Royce Corniche e una bomboletta spray a mio figlio di tre anni, saprebbe anche lui renderla unica, ma dubito che ci sia qualche pazzo disposto a considerarla un'opera d'arte. Ma perché? Solo perché lui è un anonimo bambino di 3 anni e l'altro un famoso sedicente artista?
Ok stiamo andando fuori tema e mi fermo qui. Credo che sia chiaro cosa penso di questa macchina.
Ogni automobile, ogni modello, anche la più anonima utilitaria, E' un'opera d'arte, poiché ha alle spalle il lavoro di progettazione, di esecuzione, studio del design,... Sarebbe lo stesso di mettere un vestito , giacca e cravatta, ai Bronzi di Riace
Ogni automobile, ogni modello, anche la più anonima utilitaria, E' un'opera d'arte, poiché ha alle spalle il lavoro di progettazione, di esecuzione, studio del design
Beh, su questo mi permetto di dissentire; con categorie a "maglie" così larghe, ogni prodotto industriale - anche una sedia, una maniglia o una caffettiera, ve ne sono di bellissime - finirebbe per essere considerato "opera d'arte", mentre tra le caratteristiche di quest'ultima vi è senz'altro l'unicità.
Ovviamente, su questo sito discutiamo tra appassionati di automobili, e possiamo anche ricorrere all'appellativo "opera d'arte", ma di certo in un'accezione "emotiva" e non "tecnica".
Senza addentrarci troppo in questioni che richiederebbero una lunga analisi, non nego, in linea di principio, che questa Rolls (che, sia chiaro, a un primo impatto mi disgusta) possa essere accostata all'idea di "opera d'arte" contemporanea, dove a contare non è il risultato figurativo, ben aderente alla realtà generalmente percepita (il che la distingue dall'arte tradizionale che intendiamo tutti), ma il concetto, l'idea "forte" che l'artista vuole esprimere tramite l'opera stessa (il che la differenzia da un risultato simile ottenuto da un bambino che spruzza a caso bombolette spray, per stare al paragone di "TanteUno" ).
Sulla materia, che a molti potrà pure sembrare un cumulo di idiozie, rimando per una più ampia trattazione - tra i moltissimi saggi - ad un agile volume di Francesco Bonami, "Lo potevo fare anch'io. Perché l'arte contemporanea è davvero arte" (ed. Mondadori).
Quando me la sono trovata davanti non ho alzato il sopracciglio, mi sono proprio portato la mano alla fronte esclamando "Ma che cazz...!?": e, prima di rendermi conto che non riportava nulla di pubblicitario, ho pensato che la frontiera della promozione (soprattutto di locali alla moda) tramite l'utilizzo di vetture che attirano l'attenzione, per lo più storiche, stesse veramente degenerando. In un secondo tempo mi sono detto che quel nome, però, mi diceva qualcosa: e, una volta verificato, mi sono reso conto. Non che tanto sia bastato a convincermi che allora tutto fosse concesso, ovviamente. Anzi: essendo sì abbastanza vicino a varie forme d'arte, ma da sempre non apertissimo all'arte moderna (ma nemmeno detrattore a priori, affatto), ho voluto rifletterci a lungo. Non é stato facile, lo ammetto. Forse sono stato aiutato dal fatto di condividere l'aspetto concettuale che sta alla base dell'opera: che, però, fa decisamente a pugni con la passione. E in questo, invece, non sono stato affatto aiutato dal ritenere la Corniche la mia Rolls prediletta: e che notoriamente io sono più da vetture popolari. Senza contare l'aspetto sentimentale legato al modellino in scala 1:18 della Burago, che mi aveva accompagnato a scegliere mio padre: cosa che non capitava spessissimo. Alla fine l'ho digerita, pur non sentendomi di apprezzarla appieno neppure come sola opera d'arte: ma qui entriamo in una sfera completamente off-topic e piuttosto complicata. Però vi pongo un quesito. A tutti noi sarà capitato di vedere delle auto particolarmente kitsch: io, ad esempio, ho incontrato una Bentley ridotta un lingottone o una Lamborghini ricoperta da una roba che dava l'effetto pelle di serpente. Esulando dalla storicità del modello avvistato, se doveste scegliere, preferireste un'opera d'arte (discutibile quanto vogliamo) o una semplice ostentazione di agiatezza?
Il fanalino posteriore rotto e la bella botterella anteriore sono " opere" non troppo apprezzate in sede di revisione.In linea massima può considerarsi una discreta porcata.
Mah, io sarò anche un cafone grezzone tamarro, ma mi sembra che al giorno d'oggi ci sia un gran "fiorire" di tutti sti mezzi matti che si definiscono artisti....
(foto "Mc 127" )