La linea da grossa berlina in chiave aerodinamica mi piace più oggi da storica che allora da moderna. Era ben costruita e costava molto, nonostante il marchio Audi nel 1984 non aveva l'appeal che si é poi guadagnato (e, a mio parere, ci sta vivendo anche di rendita) negli anni più recenti. Perlomeno questa era una grossa berlina originale, direi unica nel suo panorama in quegli anni. Con la targa nera guadagna fascino vintage che la linea moderna maschera non poco.
Ne abbiamo avuto una del 1983 targata PD 70.....naturalmente era una vettura velocissima, arrivava di tachimetro a 240 km all'ora, confortevole ben frenata con una buona tenuta di strada; unico difetto era un turbo lag molto forte in sorpasso, molte volte accelerando a fondo per un po' non succedeva niente, poi partiva come un razzo e bisognava lavorare di volante per tenerla in strada visto la trazione anteriore. Ricordo un sabato mattina ho fatto Avellino Padova da casello a casello 846 km in 4 ore e 45 minuti alla media di circa 173 km ora fermandomi 3 volte per far benzina, per fortuna non c'erano ancora gli autovelox. Purtroppo, essendo un'auto che mio padre ed io usavamo per lavoro è stata poi venduta a circa 250 mila km.
Quasi gemella della "brianzola" che stavo per acquistare nell'ormai lontano 2004. Il quasi è dovuto agli interni sempre in velluto ma grigio chiaro e non blu come questa, che "conosco" in quanto è stata per anni inserzionata sui più noti portali di auto. Il fatto di vederla circolante mi fa ben sperare che sia finita nelle mani di appassionato italiano.
Il mancato accasamento da parte mia fu causato l'enorme quantità di lavori che erano necessari per renderle giustizia e potersi godere le eccellenti prestazioni in sicurezza. Soprattutto le versioni a trazione anteriore come questa hanno un piglio sportivo che non ti aspetti da una berlinona di quasi 5 metri, tuttavia ad oggi credo abbia veramente senso solamente in versione "quattro". In ogni caso chi avesse modo di provarne una in ordine non si lasci sfuggire l'occasione: se poi si parametrizza il giudizio cercando di pensare al parco auto medio italiano di metà anni 80, si può iniziare a capire il perché di tante cose del marchio.
Al contrario di oggi che le Audi mi annoiano, in quegli anni le ammiravo per la loro modernità rispetto al resto del mondo automobilistico circolante, come accennato da audiclassic.
Spero che i padelloni alle ruote non siano originali, perchè trovo siano la nota dolente di questa 200...
Anche io apprezzo molto di più le Audi datate rispetto alle attuali; le varie 100, 200 ed anche i modelli più piccoli, prodotti fino al massimo fino alle fine degli anni 90, continuano a piacermi e le considero dotate di una forte personalità, andata poi persa.
Avellino Padova da casello a casello 846 km in 4 ore e 45 minuti
anche se non si dovrebbe, permettetemi un sincero
Bella e potente quest'Audi; ma la linea, a mio avviso di stampo "americaneggiante", è comunque un gradino sotto la "nostra" lancia Thema.
E secondo me, con un conduttore smaliziato come dev'essere pigi54, in versione i.e. turbo - anche se con una trentina di cv in meno rispetto a questa "200"- da Avellino a a Padova, la thema ci sarebbe arrivata altrettanto rapidamente.
Nonostante sia un amante del genere, e pur se la 200 (in versione Quattro) ha avuto un passato sportivo, anche io avrei evitato la trasformazione: un'auto apparentemente perfetta e molto rara merita di rimanere in condizioni originali o al limite con qualche modifica dell'epoca, mentre una preparazione rallystica stravolgerebbe la meccanica e gli interni.
(foto "Mc 127" )