L'assenza del coprimozzo della ruota posteriore le dona ulteriore grinta!

Si infatti

Blu olandese con interni in finta pelle cinghiale, accostamento piuttosto tipico.
Bell'esemplare, conservato e genuino, senza pasticci.
Ritargata a metà anni '80; all'epoca, e almeno sino alla fine del decennio, ne circolavano ancora molte, spesso in ottimo stato.
Il padre di una cara compagna di liceo, dipendente ANAS, e residente in un appartamento al primo piano di una Casa Cantoniera ubicata proprio sotto l'ultimo tratto dello svincolo di Genova Ovest, demolita già negli anni '90 senza che in quello spazio si costruisse più alcunché, ne possedeva una identica.

Bell'esemplare in uno dei colori che la valorizza di più. Quando ero un bambino, nel palazzo di fronte, abitava un signore distinto, dai capelli bianchi, sempre vestito impeccabilmente con un completo blu e cravatta abbinata. All'ora di pranzo tornava a casa e parcheggiava la sua auto nel viale sotto casa. Nel corso degli anni l'ho visto scendere prima da una Giulia 1300 TI, poi da una 1300 Super, e poi, nel corso del tempo, ha acquistato una 1300 unificata, sostituita da una Nuova Super (come questa in foto), per poi passare ad una Alfetta ed infine ad una Giulietta. Erano tutte sempre nuove, molto pulite e, soprattutto, erano tutte dello stesso colore: blu olandese. Questa sua decisa scelta di vita e di stile mi colpiva molto. Forse è anche per questo motivo, per lo scientifico metodo che ho visto applicato come criterio di ordine cosmico, tutte le auto che compro (tranne la Giulia d'epoca, anche se l'ho cercata senza fortuna) sono rigorosamente in blu.