Il mio sogno proibito.
La posseggo in modellino scala 1:43 con ruote sterzanti.
Condizioni superbe e finalmente una storica che nelle vicinanze di auto moderne mantiene fiera la propria stazza senza diventare mignon all'occhio dell'osservatore.
Alla faccia
Chissà chi, nel 1971, si è comprato questo transatlantico da sceicchi di oltre 6 metri di lunghezza, e giunto a noi con la sua targa originale...
Da Quattroruote del 1970, il prezzo di listino della versione Pullman era di 13.500.000 lire (più del doppio di una Porsche 911 S Targa).
Nonostante non sia affatto del mio genere di vettura, si tratta di un avvistamento strabiliante, complimenti ad avvistatori e proprietario
Notevole!
A parte la targa BS e l'anno 1971, che fa pensare alla vettura di un facoltoso industriale, la presenza delle tendine ai finestrini mi fanno pensare che in quegli a capo del Vaticano c'era Paolo VI, ovvero papa Montini che era della provincia bresciana.
In un 'officina specializzata Mercedes palati fini, avevo visto una 600 ex padre di Silvio Berlusconi, naturalmente in condizioni da concorso, colore argento
La prima del sito!
È la mia auto preferita e quando me la sono trovato dinnanzi ci ho girato intorno per un quarto d'ora.
Fu costruita per dimostrare la supremazia della Casa nel settore dell'altissimo lusso (una in versione landaulet fu donata al Papa) ma nonostante il prezzo estremamente elevato la Mercedes perdeva nel costruirla; in quasi vent'anni di produzione (1963-1981) ne furono vendute solamente 2700. Vantava ogni comodità, per citarne due: i sedili erano regolabili idraulicamente e quando si doveva estrarre la ruota di scorta dal baule essa veniva alzata da un sistema idraulico per ridurre al minimo la fatica del malcapitato guidatore. Vantava un motore di 6.3 litri da 250 CV che fu anche montato nella w109 e dopo essere stato potenziato a 286 CV e aver portato la cilindrata a 6.9 fu utilizzato sulla w116. Gli interni erano ricchissimi e la radica la faceva da padrone, basti notare la griglia di areazione dietro ai sedili posteriori che si nota nella foto della vetrofania.
Prodotta in tre versioni: limousine (la più "piccola" come quella in foto nonchè la più aggraziata), pullman (come quella nella foto di berto88fi) e landaulet (con la parte posteriore dell'abitacolo decappottabile).
La Pullman esisteva sia in versione a 4 che a 6 porte. Si differenziava dalla Limousine solo per il passo di 390cm invece che 320. Questa credo abbia il passo lungo, e quindi è corretto Pullman. E sarebbe 1 di 304 esemplari di Pullman a quattro porte
Ho riportato io la denominazione "Pullman", ma con tutti i dubbi del caso, non essendo certo questa una vettura che si è abituati ad incrociare con frequenza, né tantomeno ad "approfondire" sui testi, almeno per quanto mi riguarda, pur inchinandomi di fronte ad una classe e ad un'accuratezza costruttiva che si collocavano ai massimi livelli internazionali dell'epoca (e anche oltre).
Quando l'ho vista spuntare nel parcheggio con la sua voluminosa ed inconfondibile coda sono rimasto incredulo; poi, considerata la targa bresciana, ho pensato subito all'esemplare "rasoterra" che faceva parte del "Tesoro di Compiano", ammirato in un angolo che ho ancora ben presente del capannone che ospitò l'asta "Duemilaruote" nel 2016; quello era però rifinito in blu metallizzato, e, soprattutto, mi sono subito ricordato che aveva una numerazione targa più bassa (BS 16 o 18, poi appurato 16).
Poter incrociare il proprietario e farsi raccontare la storia di questo incredibile esemplare sarebbe senz'altro estremamente interessante; forse ne sa qualcosa di più chi di noi può avere più consuetudini con un certo collezionismo "alto", o con l'universo Mercedes.
Nel 1971, in Italia vennero immatricolate 5 Mercedes 600, ho controllato su un vecchio Quattroruote.
Anche l’anno successivo, le unità furono 5.
Anche io inizialmente pensai all’esemplare che vidi nel corso dell’asta “Duemilaruote” , proprio perché era targata BS e mi impressionò molto per la notevole imponenza.
Sbalorditiva!!! E mi stupisce ancor di più che non sia la già citata 600 targata BS della famosa asta: ricordavo che fosse targata Brescia e non avrei scommesso un euro sull'esistenza di un altro esemplare
Cos'altro c'è da dire se non STRATOSFERICA, probabilmente uno dei migliori avvistamenti del 2020.
Anche a me incuriosisce la storia di quest'auto, e nei commenti precedenti mi ha incuriosito la questione di Papa Montini con origini Bresciane proposta da ''oinotna'', secondo me potrebbe esserci un collegamento da queste due Mercedes BS e lui, non so molto della storia della chiesa, ma potrebbe essere che per una questione personale e affettiva volesse le auto targate BS? O che magari fossero destinate ai viaggi nella sua terra d'origine, anche perché credo che tra BS16 e BS32 ci balli più di qualche anno. In ogni caso, c'è veramente tanto da scoprire.
13.500.000 lire
Per la cronaca, facendo una conversione al volo, parliamo circa di 116.710 euro, quindi nemmeno troppo, circa il prezzo di una Classe S attuale in allestimento ''basico''. Certo poi il tutto va contestualizzato nel periodo storico, si era in piena crisi petrolifera e certamente prendere un 6.3 di cilindrata non che attirasse poi molta gente in tutta l'europa continentale.
Certo poi il tutto va contestualizzato nel periodo storico, si era in piena crisi petrolifera
Guarda Mariano che nel 1971 la crisi petrolifera non era affatto all'orizzonte.
La guerra dello Yom Kippur, e il brusco rialzo del prezzo del petrolio che ne conseguì, risalgono all'ottobre 1973
Guarda Mariano che nel 1971 la crisi petrolifera non era affatto all'orizzonte.
La guerra dello Yom Kippur, e il brusco rialzo del prezzo del petrolio che ne conseguì, risalgono all'ottobre 1973 Wink
Sappi che ho appena fatto una segnalazione all'editore del mio libro universitario di Storia che riporta come inizio Ottobre '71... Sicuramente un errore di battitura, ma io l'avevo memorizzato così avendolo studiato due settimane fa praticamente. In ogni caso grazie mille della specifica.
A tal proposito segnalo la canzone "1973" del cantante friulano Dario Zampa, che parla proprio della crisi petrolifera che si é verificata in quell'anno.
Avvistamento notevole di un'auto eccezionale, ma che fu un bagno di sangue per la Mercedes-Benz (non ricordo quante migliaia di marchi perdeva per ogni esemplare costruito), tentativo - non molto riuscito - di far concorrenza alla Rolls-Royce, rispetto alla quale era senz'altro superiore (specie confrontandola con la Silver Shadow, dai contenuti inferiori su svariati aspetti, nonostante fosse più giovane di un paio di anni).
Il vantaggio della Rolls-Royce era dovuto a due fattori, tutt'altro che trascurabili:
- la Rolls-Royce dopo la seconda guerra mondiale si è dedicata esclusivamente alla fascia più alta del mercato, quindi aveva immagine più elitaria
- in tale fascia la Casa di Crewe è sempre stata presente, a differenze della Mercedes-Benz che si era presa una lunghissima pausa dal 1941 (fine produzione della 770) al 1963
Quest'ultimo aspetto non è trascurabile: se non presidi il mercato, la concorrenza ne trae grosso vantaggio. E i tedeschi - i quali, come dicono gli americani, sbagliano di rado, ma quando sbagliano la fanno grossa e, soprattutto, perserverano nell'errore - hanno fatto il bis una ventina di anni fa, quando lanciarono il marchio Maybach... Il fiasco - come sappiamo tutti, essendo fatto recentissimo - fu peggiore di quello della 600.
Oggi il mercato delle persone molto facoltose si orienta preferibilmente verso modelli che sanno poco di auto di serie e molto più di fuoriserie: hanno compreso che è meglio spendere su qualcosa che acquista valore, piuttosto che su qualcos'altro che lo perde
(foto "Markino" )