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Alfa Romeo 2000 Spider

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Anno n.c., targhe nere del 1965 (131 Mirafiori).

Data: 09/11/2020
Commenti: 6
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Commenti
#1 | time101cv il 09/11/2020 08:00:44
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(foto "131 Mirafiori" )
#2 | Sauro il 09/11/2020 09:47:24
La 2000 Spider... una delle Alfa più belle in assoluto. Il frontale poi della 2600 perderà un po' in purezza
#3 | Nathan il 09/11/2020 10:20:19
Pur avendo una 2600, concordo con i tanti che preferiscono la 2000 esteticamente. Più pura e cattiva, soprattutto mi fanno impazzire le branchie laterali.
La 2600 come linea era forse più elegante, ma certamente meno accattivante (lo stesso paragone vale secondo me per la Lancia Aurelia b24 spider e convertibile).
Diverso il mio giudizio sul piano della guidabilità, avendole provate entrambe, dove la 2600 (pesantezza notevole di sterzo e frizione a parte) sembra quasi un’auto moderna, mentre la 2000 accusa di più il peso degli anni, soprattutto sulla frenata.
Rimangono due tra le spider più belle di sempre, tra cui, tutto sommato, non saprei scegliere la mia preferita..
L’unica soluzione a questo dubbio amletico sarebbe, potendo permetterselo, averle entrambe Pfft
#4 | bob91180 il 09/11/2020 11:02:14
Entrambe le versioni rappresentano quanto di meglio offriva il mercato dell'epoca come spider esclusive e performanti ...
Personalmente non mi piace la plancia rifinita in nero , spartana e sportiva , preferibile in tinta carrozzeria come sulla giulietta ...
Qui in zona un collezionista detiene la 2600 ex ing Marelli , con prime targhe MI , anch'essa biancospino ...
#5 | Alfa33 il 09/11/2020 22:32:51
Dovendo scegliere, mi unisco anche io ai sostenitori della 2000, dal punto di vista estetico.
#6 | Markino il 05/12/2020 12:35:04
Data la mia naturale inclinazione al vintage, determinata in molti casi da piccoli dettagli, confermo la già più volte dichiarata preferenza per la "2000", stilisticamente più "perfetta" (mi si passi il termine) ed anche più "americaneggiante", data la presenza di numerosi decori cromati, che contribuiscono peraltro a snellire l'insieme. Il frontale con gli ampi lobi laterali, che si concludono alle estremità con le luci di grandi dimensioni (posizione e lampeggiatori in unico corpo) mostra un "respiro" difficilmente eguagliabile. Con la "2600" si operarono diverse semplificazioni, con un risultato estetico meno convincente, anche se, in fin dei conti, restava ugualmente una splendida vettura.
Non c'è dubbio, invece, che la maggiorazione di cilindrata e le altre migliorie meccaniche resero la "2600" molto più "adulta" e brillante rispetto alla "2000", che, nonostante le buone prestazioni (175 km/h, se non di più come accadeva spesso per le Alfa Romeo, era alla fine deglli anni '50 un dato velocistico raro per una 2 litri), era più "turistica" che sportiva in senso stretto.
Il biancospino è una delle tinte più indovinate.
Nonostante il disegno e la costruzione "Touring" (3.443 esemplari fra la metà del 1958 e la metà del 1962), ai lati del cofano sono applicati solo i marchietti del carrozziere, opere d'arte in miniatura, e non la dicitura "Superleggera" come molti si aspetterebbero: la vettura è infatti in acciaio, anziché in alluminio, e la dizione "Superleggera" non è quindi "spendibile".
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