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Citroen GSA X3

citroengsasuper8020201112.jpg
Anno 1980 (super80).

Data: 12/11/2020
Commenti: 9
Visualizzazioni: 1596
Commenti
#1 | Stefanozero il 12/11/2020 09:52:51
Molto interessante anche se questo in colore perde un po' il suo piglio sportivo. Ambientazione inconfondibile...
#2 | polar il 12/11/2020 11:11:41
Allestimento raro e un po' misterioso, concordo con il colore triste ma per me sempre un piacere vedere GS/GSA ancora circolanti.
Questo parcheggio è una sicurezza...
#3 | Sauro il 12/11/2020 11:24:37
Preferisco la GS... ma bella cmq
#4 | IL BUE il 12/11/2020 15:59:27
Come su altre vetture, digerisco assai poco la plastica su linee nate per il metallo. Per cui adoro la Gs tanto quanto non mi piace la Gsa, pur felicitandomi per il bell'esemplare in buona salute.
#5 | 1600 GT il 12/11/2020 18:16:02
Preferisco di gran lunga la GS che la GSA, a mio avviso con troppa plastica che sui colori più chiari peraltro è anche più evidente. Tuttavia questo in foto è un esemplare molto ben tenuto.
#6 | Astrale il 12/11/2020 20:48:45
Al netto della rarità in versione X3, la GSA mi piace solo Break; certo che se la GS era già avanti nel 70, ma se fosse nata già con il portellone sarebbe stata perfetta...
#7 | Cesco il 12/11/2020 22:45:13
digerisco assai poco la plastica su linee nate per il metallo

mi associo
#8 | quattrokki il 13/11/2020 12:32:03
E' vero che la plastica fa un po' a cazzotti con questo colore, ma secondo me la linea della GSA riesce a "digerirla"; a mio avviso va peggio sulla quasi coetanea Alfasud, dove non c'è un ripensamento complessivo ma una sostituzione metallo > plastica.
Allo stesso modo, nella CX, il buon successo della Serie 2 va certo in parte agli ottimi turbodiesel, ma anche a una linea in cui l'"operazione-plastica" è stata sì invasiva ma armoniosa; e anzi forse ha reso meno incasinato il frontale.
Infine, due parole sui bellissimi cerchi originali, simili ma non uguali a quelli delle Visa coeve.
#9 | Total III il 14/11/2020 03:38:51
Io vado controcorrente: ho una vera venerazione per la GSA, il cui cruscotto fuori da ogni scibile umano è stato l'innesco per la mia passione sfrenata per le Citroen prima e per ogni auto "strana" poi.
Vero è anche quel che dice Quattrokki: la GS aveva una linea tanto moderna da poter digerire con una certa nonchalance gli spigolosi scudi di resina. I caratteristici "flap" anteriori, di cui da piccolo non capivo l'esistenza pur provando fascinazione quanto per tutte le altre trovate, aumentavano la deportanza anteriore migliorando ulteriormente il già ottimo cx, che a quasi dieci anni dal lancio si rivelava ancora il migliore della categoria.
Al netto del colore che non la valorizza molto, questo esemplare è una rarissima X3 del primo anno di produzione, con due optional piuttosto romantici: i cerchi in lega originali e la veneziana sul lunotto, quasi immancabile nelle GS italiane e che ha avuto quantomeno il merito di preservare molti schienali dalla disintegrazione per irraggiamento solare.
Tratti tipici della primissima GSA X3 erano: il filetto giallo nel paracolpi laterale, i cerchi con borchie piccole tipo GS X3, e la mancanza del tergilunotto. I sedili con poggiatesta integrato nello schienale, i fendinebbia, lo specchietto regolabile dall'interno e il cambio a cinque marce facevano invece già parte della dotazione standard, che sarebbe stata ulteriormente arricchita del tergilunotto e da borchie integrali "a stampo di budino" a partire dall'anno successivo.
Altro particolare del primo anno di produzione erano le lenti dei quadranti di colore verde. Divennero arancio già a partire dall'estate 1980.
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