Non è il mio genere, ma non sembra male.
Mi affascina la targa quadra, che anche in questa configurazione custom, appare sempre come un plus!
Se avesse avuto le alfanumeriche, non avrebbe suscitato il mio interesse.
Direi che, soprattutto per via della notevolissima targa quadra, questo esemplare doveva restare strettamente originale, mantenendo il suo status di vettura di alta rappresentanza, forse destinata a funzioni "istituzionali" vista la provincia di targatura, dove le americane erano relativamente numerose - nelle scene che accompagnano i titoli di testa de "Il medico della mutua" (1968), girate nel centro di Roma, oltre ad una Cadillac "Series 75" nera del 1960, ferma al semaforo del "Palazzaccio", si vede chiaramente parcheggiata un'analoga Lincoln argento, e nei pressi del Vittoriano si nota in sosta un altro modello, forse Coupé, di fascia medio-alta - invece di essere trasformata in una sorta di fenomeno da baraccone.
Temo pure che non tornerà mai al suo stato nativo, visto che questo genere di trattamenti suscita pure ammirazione tra molti appassionati dell'universo a stelle e strisce, incuranti della storia dei singoli esemplari.
Giusto in questi giorni stavo pensando proprio a lei e che fine avesse fatto, anni fa un utente di un sito di americane a cui sono iscritto la vide ad un asta a cui era andato e postò alcune foto, era blu scuro o nera sbiatida non ricordo bene, ma è lei, ricordo la targa RomaA3, ed era da restaurare ma originale.
Di questa auto non va bene niente, i cerchi rossi fanno a cazzotti con lo stile dell'auto, un auto a cui le cromature sono una parte essenziale qui sono coperte questa l'hanno fatta diventare solo una massa tutta nera con quattro cerchi rossi sotto.
Dalla foto si nota poco, ma dal taglio delle porte mi pare una convertible, ovviamente dotata di hardtop. Ulteriore peccato, dato che si tratta di una configurazione del tutto particolare, con le quattro porte con apertura ad armadio.