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Fiat 126 FSM

fiat126captain20201224.jpg
Anno 1986 (Captain Midnight).

Data: 24/12/2020
Commenti: 10
Visualizzazioni: 551
Commenti
#1 | LFL il 24/12/2020 19:06:48
Un'altra 126 in buone condizioni (polvere a parte). Finalmente si comincia a trattare bene anche questo modello, era ora.
#2 | Alb1000s il 25/12/2020 00:25:29
Eh si è ora di dare più cure al piccolo Calimero chiamato 126. È sempre più “bullizzata” della 500 a cui deve quasi tutto. Sarà che io ho dei particolari ricordi legati alla 126 ma io da sempre la preferisco rispetto alla 500 perché anche se la linea è più brutta, per i tempi era una enorme novità, la trovo migliorata e più comoda della 500 pur restando in un minimo ingombroSmile.
So che molti non condividono con ciò che ho detto però dico che tra le 2 sceglierei la 126 anche se la 500 è più graziosa Cool
#3 | LFL il 26/12/2020 21:34:51
In effetti, mi capitò di viaggiare dietro su entrambe: sulla 500 incassando la testa ed evitando di appoggiarmi allo schienale (la mia altezza è sopra la media, ma nulla di eccezionale: 1.82 cm); sulla 126 sfiorando l'imperiale con i capelli, ma niente "testate" neanche in presenza di avvallamenti e buche sulla strada.
#4 | Total III il 26/12/2020 23:53:08
Il vero miracolo dei tecnici Fiat fu, a parer mio, quello di trovare abbastanza spazio per incassare il serbatoio posteriormente, in posizione di sicurezza, anziché nella assai poco rassicurante posizione originaria prevista nella 500. L'aumento di volumetria posteriore fu ragguardevole e, pur mantenendo un passo ridotto, lo spazio dietro non era certo disprezzabile per una "tutto dietro".
Anche la visibilità, tallone d'Achille del Cinquino, era decisamente migliore, come migliori in assoluto erano le prestazioni generali. Probabilmente le uniche cose della 126 che, prescindendo dalla linea, facevano rimpiangere la 500 erano i freni inadeguati all'aumento del peso (problema risolto dal 1976 in poi con l'adozione di nuovi mozzi con tamburi maggiorati) e la tenuta di strada che a seguito dello "sbilanciamento" dei volumi e della maggiore altezza della carrozzeria divenne assai problematica, soprattutto sul bagnato.
#5 | peppecantarella il 27/12/2020 11:03:32
È stata la prima automobile che ho comprato con il mio primo stipendio, autunno 1985. La sigla FSM era l'acronimo di Fabryka Samochodów Małolitrażowych, il nome della fabbrica in Polonia dove veniva costruita
#6 | classicauto2019 il 27/12/2020 11:08:42
trattare bene anche questo modello

Al sud capita molto spesso (parlo della mia esperienza in Sicilia, isola nella quale solitamente spendo diverso tempo d'estate) che le 126 presenti, indipendentemente dalla serie, siano utilizzate fino allo sfinimento, spesso anche in condizioni disastrate. Non mancano tuttavia, seppure siano molto rari, casi di 126, specie se prima serie, tenute impeccabilmente!
#7 | Captain Midnight il 27/12/2020 15:04:16
Curiosamente ne ho avvistate a pochi metri altre 2,identiche di cui una targata Imperia e l 'altra Cuneo.
#8 | LFL il 27/12/2020 16:19:31
Probabilmente le uniche cose della 126 che, prescindendo dalla linea, facevano rimpiangere la 500 erano i freni inadeguati all'aumento del peso (problema risolto dal 1976 in poi con l'adozione di nuovi mozzi con tamburi maggiorati) e la tenuta di strada che a seguito dello "sbilanciamento" dei volumi e della maggiore altezza della carrozzeria divenne assai problematica, soprattutto sul bagnato.


Mi hai fatto ricordare un episodio vissuto nella primavera del 1983. Ero nella cittadina dove abitavo, in provincia di Roma, in attesa alla fermata del bus urbano che collegava alla stazione ferroviaria: vedo arrivare a tutta velocità una 126 Personal rossa, che frena bruscamente - senza inchiodare, però - davanti a me. Mentre pensavo: "Ma chi è 'sto pazzo?" senza neanche guardare attraverso il parabrezza, si aprì davanti a me lo sportello passeggero: una ex-compagna del liceo che mi invitava a salire con lei per andare a Roma. Piccolo passo indietro: a differenza di tutti gli altri compagni di classe, me compreso, iscritti a "La Sapienza", lei aveva optato per la neo-fondata seconda università di Tor Vergata, quindi non ancora servita dalle Ferrovie di Stato come lo è oggi. Obbligatorio andare con l'auto, ma quello che non afferrai subito è l'utilizzo di quella piccola vettura, dato che la famiglia della ragazza aveva in dotazione ben altri veicoli (talvolta, invece di vederla sulla sua Vespa 50, arrivava a scuola con la Lancia Gamma della madre). Accettai l'invito, purché mi accompagnasse prima al terminale della Metro, altrimenti sarebbe stato per me più lungo che prendere il treno. Lei fu d'accordo: preferiva fare il viaggio in compagnia che da sola, quindi una breve deviazione non sarebbe stato problema. Tutto OK, quindi? Niente affatto! Imboccò subito l'autostrada: da quel momento, furono 35 km di ansia: non solo per il piccolo 650 che urlava là dietro e il tachimetro a fondo scala (120 km/h!), ma soprattutto perché tirava un po' di vento e nel sorpassare i TIR la piccolina sbandava sensibilmente... e figuriamoci se mollava l'acceleratore per scendere magari a 90/100 km/h: macché, sempre a 120 km/h...Sad Nel frattempo, scambiando due chiacchiere, venni a sapere che preferiva usare la 126 perché riusciva a trovare parcheggio meglio che con le altre autoCool.

Arrivati al capolinea metro, scendo con sollievo: ancora ricordo che mentre facevo le scale per entrare in metropolitana mi sembrava di sbandare a destra e sinistra...
#9 | Alb1000s il 27/12/2020 17:27:58
Oddio LFL, che scena che mi hai fatto rivivere, come molti sapranno anche io avrei da raccontare infinite scene che elettrizzavano i mitici anni 80. Tutte e 2 le mie nonne ( mat. e pat.) hanno avuto una 126 personal4 650 rossa ( solo che la nonna paterna l’ha posseduta dal 78 all 83 e l’altra invece dal 82 al 97, lei l’ha rottamata con solo 30.000km era impeccabile, pensate che quella come ho detto altre volte, credo che sia stata unica in quanto era rosso accesso ma montava gli interni beige dell’unificata. Purtroppo allora era ritenuta vecchia e fu rottamata. Pensate che mia nonna la usava solo per andare a trovare la sorella malata fuori provincia e basta perché essendo insegnante nella scuola del paese ci andava a piedi. Purtroppo l’ha accompagnata anche in molti ospedali per fare le varie terapie... comunque tornando a noi mia nonna paterna, Severina, per andare a lavoro ogni giorno faceva 80 km andata e ritorno, una volta con la 126 stava accompagnando suo babbo a fare una visita e mia nonna essendo abbastanza in ritardo correva come una matta per le strade della mia regione oscillando sui 100 km/h fissi... imboccata la superstrada, essendo caldo con i vetri giù entò una vespa e mia nonna con la lancetta del contachilometri a fondo scala, per mandarla via, fece un gesto brusco che le causò un testacoda, menomale risolto con grande spavento e niente più, il suo babbo impaurito e confuso scese dalla povera 126 e si mise a fare autostop, giurando che non sarebbe mai più salito in macchina con la mia nonnaCool
#10 | S4 il 27/12/2020 19:14:06
una ex-compagna del liceo che mi invitava a salire con lei per andare a Roma

Almeno ti ha mollato la saint honoré? (cit.) ROTFL
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