Complimenti per l'avvistamento, grande rarità!
La linea si basa su stilemi che non mi dispiacciono ma il risultato è un po' sgraziato e pesante; in questo caso viene, però, aiutato dai cerchi.
In fondo non è male...
Più sono rare alle nostre latitutidini e più mi affascinano! Ne vidi qualcuna dal vero in Svizzera (molti anni fa) e sulle isole greche per il viaggio di nozze (quindi ormai quasi 20 anni addietro). Eppure anche in Italia era regolarmente in vendita a metà/fine anni 70! Cerchi particolari e colore sgargiante. Una scelta decisamente inusuale a cui faccio un applauso .
Concordo con Bayerische. Tanto ammiro le meccaniche giapponesi, tanto trovo indigeste le linee, di quasi tutti i marchi, coi picchi, in negativo, di Subaru e Suzuki, davvero raggelanti, ma anche Toyota, Honda e qualche Lexus, non sono da meno....
Una via di mezzo tra la Opel Kadett B coupè e la Chevrolet Chevette. Non esattamente due esempi di bel design. Le auto orientali non fanno per me. Oggi decisamente più di ieri.
Come già detto forse la linea è un tantino sgraziata ma il fatto che non se ne vedono da noi me la fa piacere, e comunque tutto sommato non è neanche così male, complice questo giallo
Potrebbe anche essere italiana da sempre e solo ritargata. Ma se fosse importata, prediligo per Svizzera o Grecia, dove le giapponesi erano molto diffuse negli anni 70
Da amante a prescindere delle particolarità, plaudo all'avvistamento e alla scelta del proprietario.
Dai dati disponibili, la vettura è probabilmente arrivata in Italia nella seconda metà degli anni '80, e poi evidentemente ritargata.
L'esemplare, collocabile tra il 1973 e il 1976, appartiene alla serie B210, sigla elevata a denominazione del modello in alcuni mercati (ad esempio in quello nordamericano). Altrove invece, Europa inclusa, il nome era composto da tre cifre indicanti la cilindrata e la Y finale, assumendo quindi le sigle 120Y, 140Y e 160Y.
Avvistamento semplicemente strabiliante di un'auto che è rara anche in terra natia (ove però si chiamava Nissan Sunny Coupe). Non amo molto la linea in generale (le coupé anni '70 made in Japan non le ho mai digerite troppo), vedo però alcuni spunti prelevati da alcune fuoriserie italiane del periodo come la Fiat 125 by Michelotti (per il posteriore) e dalla Fiat 128 Coupe by Moretti (in generale per il lato, compresa la concezione del vetro posteriore).
Come sempre, un plauso a Marcello alias Super207 per le bellissime foto che ci offre.