Per quanto non fossero mai "buone", queste auto inglesi avevano sempre comunque una loro personalità. Tipo la bistrattata Princess.
A me non dispiaceva affatto.
Già vista sul Web, in un reportage su un raduno quindi è sicuramente in ottime mani.
La Montego, codice interno LM11, non si può certo definire una bellezza ma sicuramente era più personale di quella Morris Marina/Ital che doveva sostituire.
A me non è mai dispiaciuta, e un pensierino potrei pure farcelo. (Ma la Metro rimarrebbe sempre la prima scelta.)
Sembra davvero in splendida forma e ottimamente tenuta. Complimenti al proprietario anche se è una vettura che non comprerei mai. Però oltre ad apprezzarne la rarità mi piace molto la soluzione del lunotto posteriore vetrato anche ai lati che dà molta luce e visibilità. da rivalutare
Ho avuto modo di parlare con il proprietario, persona di una certa età, distinta e colta come pochi. Vettura con circa 200.000 km, rigorosamente a benzina, usata prevalentemente in autostrada e con tagliandi meticolosi ogni 5000 km. Si è vero, conferma la partecipazione a diversi raduni spesso facendo anche tanta strada. Insomma per il momento è in mani sicuramente molto buone. 5 anni fa ha avuto anche un brutto episodio vandalico ed è stata ripristinata scrupolosamente. Ecco io credo che la maggior parte delle persone avrebbe pensato bene di buttarla. Non saprei se dorme in garage ma cosa certa è che viene utilizzata come prima auto seppur considerando che a parte qualche raduno, non dovrebbe fare tanti chilometri annui
Auto su cui la ex British Leyland puntava parecchio, per non dire tutto quanto, per la sua sopravvivenza. Costituiva il secondo passo fondamentale dopo la "Metro", che ebbe un inizio molto incoraggiante: purtroppo non raggiunse gli obiettivi di vendita specie nei mercati di esportazione (ancora peggio andò con la Maestro) nonostante il notevole progresso sia come qualità costruttiva che come validità del progetto.
In effetti, nonostante la linea denunciasse ancora qualche scompenso, la Montego era a tutti gli effetti una berlina da famiglia molto valida e con diversi "tricks" rari da trovare nelle vetture coeve: pensare allo sbrinatore rapido della climatizzazione (bastava premere un solo tasto), allo schienale posteriore frazionabile con poggiabicchieri integrato nel retro, o al vano portamonete nella plancia con tanto di scritta "Coins" in bella evidenza.
Altra cosa degna di lode era la gamma, molto vasta, che andava dalle francescane versioni "base" alle Vanden Plas con rifiniture di pregio, senza dimenticare le veloci (pure troppo, nel caso della "Turbo" ) versioni marchiate MG. La Estate, inoltre, aveva una capacità di carico da record ed era disponibile anche la variante con terza fila di sedili a scomparsa.
Insomma, avevano fatto del loro meglio, ma non bastò. Certo non giovò la concorrenza interna della sfiziosa Rover 213, che da noi era posizionata ad un livello superiore, mentre negli UK e in altri mercati era disponibile anche nelle versioni meno accessoriate che andavano ad occupare proprio il segmento della Montego.
Sicuramente la versione "Estate" ossia famigliare ha ottenuto più successo in italia, il mio vicino di casa avendo 4 figli ne comprò una , quindi deduco che ci sia stata una versione a 6/7 posti, non ricordo bene...
Stupendo avvistamento!! A me invece la Montego piace molto, è una delle poche auto inglesi che mi piacciono davvero, in futuro mi piacerebbe davvero prendere una, anche se trovarne una in vendita non sarà affatto semplice. Faccio i miei complimenti sia a tonymura per averla scovata, che al proprietario per prendersene cura
Assolutamente no, come già spiegato esaurientemente sopra
Esemplare a me già noto di un modello praticamente estinto alle nostre latitudini (ne sopravvivono alcuni esemplari nella penisola iberica), qui materializzato nella degna motorizzazione più "europea".
Al netto della linea non proprio armoniosa, soprattutto nella vista posteriore (l'auto era un incastro di due vecchi progetti BL degli anni '70), la Montego era un'auto ben costruita e non meno affidabile della media delle sue concorrenti, ma oramai l'immagine del gruppo era già troppo compromessa per decretarne il successo.
A ciò va aggiunta la vicina concorrenza della Rover 213, che aveva dalla sua la novità della joint venture con la Honda.
La berlina non ha riscontrato successo, nemmeno nella sportivissima versione "MG Turbo" che io, manco a dirlo, comprerei domani mattina! Decisamente più fortuna, perlomeno da noi, ha avuto la versione Station Wagon, giudicata all'epoca addirittura una delle esteticamente più piacevoli sul mercato! Poi declinata nel marchio Rover e uscita di scena per ultima col motore diesel Perkins.
Noto anche a me questo esemplare, purtroppo soltanto tramite web, non ho mai avuto l'occasione di vederla dal vivo.
Considerando la targa Napoletana direi che con estrema probabilità fu acquistata allo stesso concessionario dell'altra Montego pubblicata, con targhe Casertane. Mi sembra infatti che il concessionario Austin/Rover per la Campania fosse solo Autorally (ancora oggi esistente tra l'altro, tratta ancora le ''rimasuglie'' del gruppo quali Land Rover e Jaguar), che mi sembra avesse anche una filiale a Caserta.
Una delle mie vetture preferite, sia in configurazione berlina che station wagon. Circa dieci anni fa non colsi l'occasione di acquistarne un esemplare del 1989 in condizioni pari al nuovo, appartenuto ad un dirigente della sede italiana della Austin Rover di Roma e con circa 40 Mila km all'attivo. Era di un bel colore "carta da zucchero metallizzato" con motorizzazione 1.6. Ogni volta che ci penso mi prenderei a schiaffi da solo
uscita di scena per ultima col motore diesel Perkins.
Motore Perkins a iniezione diretta che uscì quasi in contemporanea al 1929 cc che la Fiat montò sulla Croma, mancando per poco il primato di essere la prima autovettura al mondo ad utilizzare tale tipo di iniezione.
La Montego di cui parla Yuppies86 è una Mayfair 1.6 in condizioni ottime mentre per quanto riguarda la questione concessionari ricordo che la Montego rossa avesse il potatarga della Reginauto di Caserta che oggi vende auto del gruppo Fca;considerato il nome ipotizzo vendesse auto inglesi e che da lì sia uscita da nuova.
Da applausi per la rarità (ne ho viste ben poche anche quando era regolarmente in commercio), però lo trovo anch'io un modello ben poco emozionante, anche se il lunotto finestrato anche ai lati è senz'altro una soluzione originale.
Credo sia la stessa che il proprietario mi indicava in vendita la quale mi proponeva con insistenza, visto il mio interessamento al suo modello, il giorno della foto.
Rivista ieri ad un raduno. Confermo le splendide condizioni. Buone notizie anche per la montego in vendita.. è stata venduta quindi mi auspico sarà finita nelle mani di un appassionato
(foto "tonymura" )