(foto "ARGiuliasuper" )

Bella bella con cerchi "fergat" sportivi , notevole pure la targa ...
Ad esser pignoli manca la filettatura all'altezza del cordone di cintura ...

Le 4 marce erano un lusso, l'automobile in generale era un lusso qui al Sud. Chissà quanto costava usata ai tempi...

Questa è quella che per me è una “targa di pregio”.

La sua numerazione bassa, il fatto che sia fatta di metallo (fino al 1963) e rechi il carattere simil-Garamond (fino al 1951) la rendono molto suggestiva.

Attraversare decenni senza mai essere sostituita nonostante i rischi connessi ad urti, smarrimenti, cambi di residenza e passaggi di proprietà a residenti in altre province, rappresenta un caso di resilienza abbastanza raro.

Le targhe a 5 cifre, a qualunque provincia esse facciano riferimento, da Avellino a Trieste, da Pescara a Savona, sono sempre per me piene di fascino perché mi fanno pensare ai viaggi e a quante storie e realtà hanno attraversato.

Quelle a quattro cifre sono favolose anche se recenti (per le province di recente istituzione).

Per le province più popolose come Roma, Milano, Torino ecc., ai miei occhi, sono interessanti anche quelle a 6 cifre ma con numerazione bassa e non superiore a 399999.

Ha anche un'altra particolarità: il marchio dell'Associazione Mutilati e Invalidi (utilizzato dalla caduta del Fascismo al 1949).