Bellissima in tutto e per tutto, a parte i cerchi: mai piaciuti, la 125 era una berlina elegante e secondo me tale deve restare, meglio i suoi con le coppe e i fori.
E' uno di quegli interventi estetici tipici degli anni '70, a mio avviso - e col senno di poi - poco felici: penso ad es. all'Alfa Nuova Super, che proprio non riesco a mandar giù pur amando visceralmente la Giulia (e anche la 125).
All'inizio degli anni '70, l'ampliamento delle dimensioni dei gruppi ottici posteriori era un elemento di restyling molto frequente, inteso a conferire modernità alla vettura. Gli esempi, nella produzione nazionale, sono numerosi.
Quanto alla "125", anch'io prediligo la serie precedente; si tratta in ogni caso di una macchina attraente e di grande spessore.
In genere prediligo la prima serie di ogni modello, ma la Fiat 125 fa eccezione. Il restyling del 1970, che interessò solo la Special, fu effettuato per modernizzare l’auto e renderla competitiva nei confronti di una concorrenza sempre più aggressiva. Per me fu molto riuscito. Il motivo a rettangoli della calandra al posto della griglia, l’abolizione dei rostri e lo spostamento al di sotto del paraurti dei fanalini anteriori portarono la 125 dagli anni ’60 agli anni ’70 con il risultato di una vettura meno leziosa e più aggressiva. Meno graditi mi sono i fari posteriori rettangolari ma occorre tener conto che la moda del tempo lo imponeva e che, oggigiorno, dal punto di vista della sicurezza, rendono l’auto più fruibile rispetto agli adorabili, ma piccoli, fanalini della versione originale.
Il bianco credo che sia il colore che le dona meno.
(foto "polar" )