(foto "dariomontrone" )

Splendido esemplare della serie conclusiva - ancora equipaggiato con i delicati tergifari a spazzola - in una configurazione non difficile a riscontrarsi: tonalità alluminio metallizzato e cerchi Campagnolo di derivazione "Quadrifoglio", che fanno un figurone e, qui, rendono assai meglio rispetto ai millerighe.

Su questa serie i cerchi Campagnolo fanno miracoli: la plastica, a mio avviso, la deturpò.

Per quanto adori l'Alfetta, questa serie conclusiva, sembra una caricatura dello splendore che fu.
Le preferisco assolutamente l'Alfa 90, decisamente più moderna ed "Eighties" e con uno dei migliori interni Alfa.

Concordo in toto

Infatti l'Alfa 90 essendo un modello 80,s tout court, è logico che la plastica era parte integrante della carrozzeria, mentre sull'Alfetta ultima serie, essendo comunque una vettura nata negli anni 70, la plastica non sta affatto bene. Certo con questo abbinamento cerchi Campagnolo/alluminio metallizzato le cose migliorano rendendo anche questa serie conclusiva piuttosto appetibile.

Concordo con Marco, i cerchi (anche se mi rimandano immediatamente alla Q. oro) stanno molto bene. Senza dubbio l'Alfetta non era fatta per la plastica, ma bisognava, come nel caso della Jaguar, adattarla agli anni '80: il risultato a me non dispiace, anche se preferisco la Quadrifoglio in quel suo bel marrone, e la preferisco in ogni caso alla 90, anche lei una macchina carina. Anche all' epoca credo ebbe un discreto successo, anche in virtù dei non pochi esemplari sopravvissuti.

A mio modo di vedere se dovessi scegliere di restaurare tra questa Alfetta 2000 benzina terza serie, e una Alfa 90 2000 a benzina opterei per la Alfetta tutta la vita anche se la terza serie non è la mia preferita.

Io la penso al contrario,piuttosto che questa.... caricatura dell'Alfetta meglio una 90 anche se all'atto pratico,cioè alla guida,la differenza è minima.

L'ultima Alfetta "digeribile" per il sottoscritto rimane la 2.0 L. Dopo di lei troppa plastica a deturparne la linea.