Auto di sostanza che precorreva i tempi , ma all'epoca fu poco capita ...

La prima auto guidata da mio padre. Era una vettura ben costituita e molto pratica.

Data la presenza del portellone e visto l'anno di immatricolazione non potrebbe essere una versione "A40 S Combinata"?

Comunque splendida seconda serie per colore e condizioni.

Meglio la seconda serie che aveva passo maggiorato. Auto che ho sempre amato anche io.

Inglesina marchiata italiana, oggi super rara e non valutata come si dovrebbe. Tinta gradevole e pregiata targa originale.

Qui affiorano i ricordi,fine anni 60 ,io mia madre e una sua amica scendevamo in quel di Vesima dalla Valle Stura per una giornata al mare con una A40 grigio chiaro ,al ritorno su dai tornanti del Turchino (la A26 sarebbe stata aperta circa dieci anni dopo) dovevamo fermarci un paio di volte perchè andava in ebollizione e fumava come una locomotiva,ma a piedi non ci siamo mai rimasti,bei ricordi di un Italia molto più vivibile di oggi .Però la storia si ripete ,oggi,con la A26 pieni di cantieri ,forse inutili perchè ormai sta cadendo a pezzi, l unica arteria percorribile senza fare due ore di coda è proprio la vecchia SS456 del Turchino e speriamo che regga

Uno degli avvistamenti più piacevoli che abbia fatto.
In una domenica di fine estate sono andato con mia moglie a fare un giro in bici di qualche ora tra campi e meleti: ho parcheggiato la mia auto (visibile in secondo piano), scaricato le bici dal tetto e ho imboccato la ciclabile che parte poco più avanti. Qualche ora dopo, al ritorno, mi sono trovato questo gioiellino proprio sotto il naso

Tutto sommato, da un punto di vista estetico è piacevole.

Molto carina, l’ho sempre apprezzata. Una Mini meno leziosa ma di maggior sostanza. Mi piace davvero molto anche la S3 prima serie del “fotografo” in secondo piano.

La tua è una Audi S3 8L?

Sì esatto

Modello che ho sempre adorato. Per mitigare lo stress anche io vado in giro in moto di domenica senza una meta, per valli e monti, fiumi e laghi. E in questo mio peregrinare interrotto solo da pranzetti tra i boschi in trattorie sconosciute, scopro panorami mozzafiato, profumi naturali, silenzi impagabili e avvistamenti clamorosi di auto d'epoca, scoprendo un mondo di persone che, lontano dai clamori delle città e dagli affollati raduni, custodiscono improbabili gioielli che tirano fuori da bui garage solo la domenica, se non piove, per andare a pranzo in luoghi poco frequentati e solo dopo essersi goduti la propria vettura per tornanti e strade poco trafficate.