L'eleganza e la signorilità di questa vettura ne fanno una meraviglia

La 1100 che preferisco per l'armonia complessiva dell'insieme, anche se non fra le più pregiate...

Valido esemplare che sfoggia ancora la sua bella targa d'origine; tonalità beige sabbia tipica delle FIAT dell'epoca, anche se poco frequente sulla "1100 D": qui imperavano il bianco, il grigio grafite, e il blu/azzurro nelle varie declinazioni.
Esteticamente, trovo questa serie un po' anonima, e complessivamente assai meno piacevole rispetto alle "103" degli anni '50, che raggiungono per me l'apice nella serie "H" (senza contare le favolose "TV" in entrambe le versioni realizzate).
Nel 1965, nonostante la buona ripresa del mercato dell'auto rispetto alla pesante caduta di un 1964 segnato dalla "congiuntura" (con le auto d'importazione a farne quasi interamente le spese, come d'altronde si prefiggevano gli interventi generali restrittivi della domanda di beni), la "1100 D" perdette circa la metà dei clienti, circostanza che probabilmente accelerò i tempi del lancio della "R", pronta già all'inizio del 1966.

Esemplare magnifico rifinito in gradevole e rara tonalità sabbia, coronato da targhe originali capitoline. Per quanto anche secondo me le 103 fossero affascinati, questa la trovo migliore (e non di poco) rispetto alla sua erede R, molto più anonima.

Il colore più triste mai concepito a mio avviso: lo trovo inguardabile su qualsiasi carrozzeria.