Due esemplari di Familcar nel giro di pochi giorni... E meno male che era rara...!! secondo il mio modesto parere potremmo pubblicare una versione cartacea di Targhenere: farebbe 10 a 0 a molte riviste più blasonate che alla fine non tirano fuori niente di speciale: penso a Ruoteclassiche, che raramente tira fuori vetture "popolari", e quando lo fa dedica loro quattro righe se non sono modelli di particolare fama sportiva o simile...
C'è da imparare di più a dedicare una mezz'oretta su TN che da un paio di annate di ruoteclassiche...
Era un mio preciso dovere di riconoscenza verso un portale che più di tutti ha suscitato il mio interesse e la mia curiosità... Comunque, come idea editoriale, non la vedo un'idea malvagia. Basterebbe un pool di "avvistatori", un paio di commentatori "esperti", un target pubblicitario "mirato" (con inserzioni di officine specializzate, carrozzieri, restauratori, ricambisti, produttori di ricambi d'epoca) magari suddiviso per regioni o macroregioni, a cadenza bisettimanale o mensile; e poi rubriche, approfondimenti, inserzioni... che giornalone che ne uscirebbe. Qualcuno conosce qualche tipografo?
e comunque sono queste le auto dei nostri ricordi:
quelle stracariche di bagagli sulle quali andavamo in vacanza da piccoli coi nostri genitori, attraversando lo Stivale da un capo all'altro e anche oltre;
quelle che per molti di noi hanno son state la prima auto da neopatentato, che sfoggiavamo orgogliosi davanti alle pischelle quando riuscivamo a comprarcela (o a farcela regalare) nuova fiammante;
oppure i catorci immondi di cui ci siamo vergognati come ladri e disfatti appena abbiamo potuto, e di cui ora vorremmo riprovare il piacere di avere quel volante (che cazzottavamo ogni due per tre, soprattutto quando venivamo lasciati a piedi dall'ennesimo "incidente di percorso" tra le mani;
quelle su cui qualcuno ha dovuto imparare manovre e accorgimenti che ora non si eseguono più (una fra tutte: la doppietta, oppure l'avviamento a freddo o con la manovella di emergenza);
quelle che ci siamo divertiti a taroccare con i pezzi più assurdi e che abbiamo strapazzato mettendone a dura prova le doti meccaniche (e spesso lasciando il paraurti chissà dove...);
quelle che hanno accompagnato i nostri più bei viaggi: le "zingarate" con gli amici, il viaggio di nozze, e chissà quali altre avventure on the road;
quelle che,sempre quando eravamo piccoli, ce le aveva lo zio, o il nonno, o il parente emigrato che scendeva al paese per le vacanze (ora mi viene in mente lo "zio con la Ritmo" dello zoo di 105) e sulle quali salivamo felici come alle giostre...;
quelle che quando le vediamo in giro abbiamo ancora la follia di volerle rincorrere, fotografare, datare, catalogare per marca e modello, e spulciare fino all'ultimo particolare, gioendo in cuor nostro per un esemplare tutto originale fino all'ultimo bullone;
quelle che si godono una serena vecchiaia nel garage di qualcuno di noi (beato lui!!) che ne è venuto in possesso per pura fortuna o grazie all'abilità nello scovare l'occasione, e che arrivano quasi a far indispettire le consorti dei rispettivi proprietari, per le cure e le attenzioni che ne ricevono;
quelle che i più "folli" di noi hanno avuto anche il coraggio di salvare da morte certa (e si rammaricano quando questa possibilità, per un motivo o per l'altro viene a mancare) e riportare all'antico splendore.
Di queste auto non parla più nessuno; quasi nessuno scrive più, se non qualche svogliato trafiletto nelle riviste di auto d'epoca, disperso in mezzo a pagine e pagine dedicate a macchinoni astrusi, antichissimi o ultra-rari che difficilmente vedremmo, a meno di non incappare in qualche raduno esclusivo di collezionisti pieni di soldi... Non che queste mi dispiacciano, ma oltre all'iniziale curiosità che sicuramente generano nella mia mente malata, non mi daranno mai nessuna di queste emozioni che mi sono perso ad elencare...
nella pagina "mission" dovremmo inserire questo tuo messaggio, frindel
@flavio: è la foto sgranata, la macchina è sana con solo piccoli acciacchi tipo il paraurti. A trovarne messe così
Quoto frindel ragazzi e avete tutti ragione nel dire che su targhenere si imparano una marea di cose interessanti, ormai per me è diventato come una droga .