(foto "dariomontrone" )

Raduno Trevi da quelle parti ? Medesima provincia di targatura di quella di ieri ...
Seconda serie con sedili piu' avvolgenti e convenzionali ...

Ieri, una prima serie, oggi...la seconda.

Il bianco a mio avviso evidenzia, rispetto alle tinte scure, quanto sia sgraziata, specialmente vista di profilo.

Tra l'altro nel 1984 c'era già disponibile la Prisma, con una linea più aggraziata derivata dalla Delta.

Come abitabilità , e anche come sostanza , però , è meglio questa ...

Nella seconda serie, venne modificata la presa d'aria del montante posteriore, più sottile e con finestratura verticale; tuttavia bianca è molto rara.

La storia secondo la quale nella seconda serie è stata eliminata la fascia argentea con scritte del modello perché nelle giornate di sole il riflesso talvolta accecava chi stava dietro, può essere vera? L'avevo letto anche su un Quattroruote dell'epoca, nella "Posta dei lettori"!

L'avrà scritta qualcuno che abusava di Tavernello!
Come fa una fascia satinata a riflettere i raggi solari? Posso capire le modanature inox...

È curiosa questa Trevi.
Pare di un associazione benefica e magari è stata donata da qualcuno...
Tornando alla trasformazione da Beta in Trevi, il risultato non è certo dei migliori, anche se nel posteriore ricorda un po' la Mercedes W123.
A mio parere la Talbot fece molto meglio nella trasformazione in tre volumi della 1510 in Solara, nello stesso anno mi pare, cioè il 1980.

Indubbiamente la Trevi non brilla per grazia, però, al tempo stesso, non è nemmeno banale. Fa piacere vedere questo esemplare in servizio a fin di bene.

Curiosamente, la Prisma 1600 e la Beta 1600 costavano quasi uguali, ma la prima andava più forte (aveva 105 cv contro 100), consumava di meno ed era più accessoriata (di serie forniva control system, alzacristalli elettrici anteriori, chiusura centralizzata). Una concorrenza interna che finiva per “uccidere” la sorella maggiore.