Auto anonima sia all’epoca che ora, ma di grande utilità per le famiglie.
Una piccola berlina funzionale col portellone fu il suo maggior pregio accompagnato da un moderno design.
Sul moderno design mi permetto di esprimere qualche dubbio, all'epoca infatti la Escort tra le medie europee era probabilmente la più conservativa a livello di linea mantenendo il terzo volume, seppur piccolo, in un'era di due volumi. Certamente il portellone fu un passo avanti enorme rispetto la serie precedente, ma nel complesso penso che si poteva fare di più per modernizzarla, già dal MY86 però ci fu un netto passo avanti.
L'esemplare in foto comunque è ottimo e probabilmente in mano a qualche appassionato.
Questa Escort è in mano ad un anziano, probabilmente ancora il primo proprietario, l'ho beccata proprio ieri. Le condizioni sono pari al nuovo, sembra appena uscita dal concessionario.
Esemplare sublime, in elegante tinta grigia e con targhe milanesi. Condizioni veramente eccelse, il proprietario credo la terrà finché campa, spero finisca poi in mano a qualcuno che se ne prenda debitamente cura. Paraspruzzi del tempo?
Sul moderno design mi permetto di esprimere qualche dubbio, all'epoca infatti la Escort tra le medie europee era probabilmente la più conservativa a livello di linea mantenendo il terzo volume, seppur piccolo, in un'era di due volumi.
Veramente la configurazione della Ford Escort si definisce "due volumi e mezzo", ed era talmente conservativa che venne adottata anche sulle successive Sierra e Scorpio, non esattamente due modelli convenzionali sul piano stilistico. Piuttosto sono altri gli elementi che a mio avviso non fanno spiccare il modello in termini di originalità.
Ottimo l'esemplare fotografato, al netto di qualche inezia, anche se la Laser non mi entusiasma, percependola già come un prodromo del restyling successivo, che personalmente trovo alquanto indigesto.
Gabford, anche a me il modello 1986 non piace, ma solo nelle versioni normali che trovo particolarmente dimesse, tutt'altra storia con RS Turbo che reputo una delle migliori del periodo, come XR3 invece torno tranquillamente sulla Mk3
Ne aveva una,ma 1.3 clx 5p dell'87 un amico di famiglia.
Auto piuttosto anonima ,molto striminzita internamente ,in particolare i posti posteriori .
Fece una brutta fine quando regolarmente parcheggiata,causa cortocircuito si mise in moto autonomamente finendo contro un muretto poco distante.
Nel mentre una fiammata proveniente dal cruscotto crepò il parabrezza in direzione dello sterzo.
questo quando l'auto aveva circa 10 anni .
Incidente simile capitò ad una escort del 94 . Non certo esempi di affidabilità.
Può essere a primo impatto vero quello che ha espresso.
Però in un’epoca di due volumi, la Escort in questione permise di dare con la presenza del portellone, una innovazione per l’auto berlina.
Cosa che piacque molto all’acquirente della Fiat Croma, dotata di un connubio di eleganza e praticità.
La Escort era quindi una pratica Berlinetta per la classe operaia, che riuscì ad unire l’utile col dilettevole.
Già la Fiat qualche anno prima destinò un progetto di modifica della sua eccellente Berlinetta 128 alla Zastava della ex-Jugoslava. In pratica una 128 col portellone e coda modificata che ebbe un grandissimo successo. Da noi, all’epoca, non era ancora tempo per le due volumi. Si parla degli anni 70…
Già nei primi anni '70 con l'Alfasud (1972) e la Golf (1974), i due volumi si affermarono con forza nel segmento C.
Ford, con la Escort mk3, fu una delle ultime ad abbandonare i tre volumi.
Questo esemplare è in condizioni apparentemente spettacolari.
Non gradisco molto i paracolpi sugli spigoli delle portiere, peraltro molto diffusi all'epoca e certamente indice di grande cura ed attenzione da parte del proprietario.
La 128 uscì dallo stabilimento di Rivalta nel 1969.
La Zastava 101 (128 con portellone) iniziarono ad assembrarla in Serbia nei primi anni ‘70.
È vero, all’epoca stavano nascendo due due volumi di successo come l’Alfasud prima e successivamente la Golf.
La scelta di non mettere nel nostro mercato la Zastava 101 magari con logo Fiat nelle nostre concessionarie, fu probabilmente una scelta commerciale per non rischiare di creare attrito con il grande successo della 128 originale.
Questo esemplare è in condizioni apparentemente spettacolari.
Concordo, noto solo un'errata collocazione della scritta adesiva e dell'ovale Ford (più piccolo del normale), troppo spostati verso l'asse centrale dello specchio di coda. Ciò potrebbe anche far presupporre un'avvenuta riverniciatura del mezzo.