Esemplare stupendo di un'auto stupenda.
Però, non me ne vogliano i puristi, ma preferisco di gran lunga una Nuova Super che pur essendo la stessa auto, sembra molto più moderna e sportiva (anche se perse il bellissimo gradino nel cofano bagagliaio).

Per motivi affettivi sono assolutamente d'accordo con te

Concordo con voi.

Delle innumerevoli configurazioni susseguitesi nel tempo della "Giulia" Berlina, una delle vetture-simbolo della nostra produzione automobilistica nei decenni '60 e '70, questa in foto mi appare come una delle più prelibate, ancorché con frontale a due soli proiettori: "1300 TI" 1a serie con calandra a nido d'ape in magnifica tonalità bluette, che poteva essere abbinata alla selleria in finta pelle rosso amaranto o in panno grigio chiaro, come mi pare essere nel caso in questione.
La splendida targa romana oramai non distante dal milione, nel primo anno di produzione per questa versione più prestante con cambio a cinque rapporti - che facevano giustizia delle sole quattro marce della "1300" d'origine - rende l'esemplare, apparentemente di ottimo livello, ancora più affascinante.
Molto ben riuscito lo scatto dinamico, in un ambito presumibilmente extraurbano dove quest'auto può dare sfogo alle sue prestazioni, ancora brillanti in rapporto alla cilindrata.
Per quanto io non disdegni certo la "Nuova Super", ben rifinita e molto affidabile, la "Giulia" resta cristallizzata nel mio immaginario con due tra i suoi più caratterizzanti e "forti" stilemi d'origine, non a caso mantenuti per gran parte della carriera: i doppi proiettori anteriori di diverso diametro, decisivi nell'animare un frontale unico e di grande suggestione, e la "vasca" - dalla precisa funzione aerodinamica - al centro del coperchio baule, della quale non ho mai compreso la soppressione nell'ultima serie, posta la ritrosia che vigeva in Alfa Romeo nel modificare i lamierati.

Secondo me stanno ascoltando una musicassetta ...