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Fiat 508 Balilla 4 marce

fiat508balillaargiuliasuper20220728.jpg
Anno 1934 (ARGiuliasuper).

Data: 28/07/2022
Commenti: 5
Visualizzazioni: 1227
Commenti
#1 | time101cv il 28/07/2022 09:11:31
www.targhenere.net/gallery2/wp-content/uploads/2022/07/fiat_508_balilla_2.jpg
(foto "ARGiuliasuper" )
#2 | bob91180 il 28/07/2022 10:36:10
Pezzo di immenso fascino , LEI scorrazzava altezzosa per l'urbe quando c'era LUI ...
#3 | LeleDS19 il 28/07/2022 14:17:34
Paraurti dal cromatore?
#4 | Markino il 28/07/2022 16:46:15
Con la "4 marce", lanciata nella primavera del 1934, la "508" consolidò il successo della serie d'origine, in produzione dal 1932, i cui numeri restavano comunque ancora inficiati dagli effetti della grave recessione mondiale, oltre che dalla "strutturale" povertà del nostro mercato interno. Il decisivo intervento dello Stato, prima con l'IMI (1931), e poi, più organicamente, con l'IRI architettato dal geniale e poliedrico Alberto Beneduce (1933), consentì di evitare il naufragio di interi pezzi dell'economia e del sistema bancario, e di avviare una timida ripresa della quale beneficiò anche il settore dell'auto, il quale, per parte sua, si era già riconvertito a modelli più piccoli ed economici, in una fase che vedeva le esportazioni - generalmente votate a prodotti di tono - in difficoltà per l'ergersi ovunque di barriere protezionistiche, e per il cambio sfavorevole dopo la rivalutazione della lira imposta dal Regime già nel 1926.
Il rapido ampliamento in questa fase storica delle competenze statali e parastatali, sino ad allora piuttosto "leggere", alimentò la crescita di una piccola borghesia impiegatizia che, nelle sue fasce meglio retribuite, poteva a sua volta aspirare per la prima volta ad acquistare una vettura nuova, purché dai bassi costi di gestione, domanda che si diresse appunto, tipicamente, sulla "508"; inoltre, con l'apparato pubblico - e del PNF - in forte crescita quanto ad organi, uffici e competenze, aumentarono anche le esigenze di mobilità e di "rappresentanza" da soddisfare con una maggior quantità di automobili, per gran parte FIAT.
La magnifica targa romana di questo bell'esemplare rimanda istintivamente a tale contesto socio-politico, giacché l'Urbe non era ancora urbanizzata e densamente popolata come lo sarebbe divenuta nel dopoguerra, e le sue "numerose" immatricolazioni (già all'epoca seconde solo a Milano), nonché il traffico del centro cittadino, già di un certo rilievo, dovevano essere appunto alimentati in modo significativo da questi incipienti fenomeni di "ipertrofia" del settore pubblico allargato.
La "4 marce" sarà costruita sino al 1937 in 71mila esemplari, a fronte di circa 40mila "3 marce".
Molto riuscito e d'effetto lo scatto d'anteprima, che fa quasi apparire la "Balilla" di una categoria superiore.
#5 | aureliab20 il 29/07/2022 09:29:03
Bei tempi; infatti la dizione per la massa era "la Balilla" come ancora comunenemte viene indicata oggi. Però all'epoca aveva i paraurti sia anteriori che posteriori ed un'unico fanalino posteriore sul portatarga, completamente diverso da quello della Balilla 3 marce in quanto più piccolo, con vetro sfaccettato come quelli montati sui fanali anteriori
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