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Lancia Ardea IV Serie

lanciaardeamarkino20221011.jpg
Anno 1951, targhe nere componibili del 1981 rifatte in formato quadrato (Markino.

Data: 11/10/2022
Commenti: 12
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Commenti
#1 | time101cv il 11/10/2022 09:27:22
www.targhenere.net/gallery2/wp-content/uploads/2022/10/lanciaardeamarkinoant.jpg
(foto "Markino" )
#2 | bob91180 il 11/10/2022 10:31:24
Insignita di vetusta omologazione ed in splendida forma , colore castoro/castagna non troppo frequente ...
#3 | aureliab20 il 11/10/2022 10:59:42
Colore insolito per questa vettura che di solito era blu Lancia oppure nera e lo trovo molto interessante. La IV serie ricordo che è stata la prima vettura italiana con il cambio a 5 marce. L'esemplare in foto sembra ben tenuto, a parte il portatarga anteriore che va collocato sopra al paraurti di sinistra. Peccato per avere bucato la portiera per installare lo specchietto esterno, così pure per le frecce laterali arancioni. Una chicca che monta la vettura, come peraltro la Lancia Aprilia, è la tendina del vetro posteriore che si alza dal posto guida tramite un pomolo.
#4 | Markino il 11/10/2022 11:59:47
Da lontano, considerato che i due modelli hanno un'impostazione estetica molto simile, il secondo quasi una riduzione a pantografo della capostipite, l'ho scambiata per una "Aprilia 1500" proprio soppesando il colore, a mio giudizio molto bello ed elegante, che su quel modello è relativamente più diffuso rispetto all' "Ardea", i cui esemplari sono in gran parte, appunto, blu Lancia o neri.
Avvistamento per me emozionante, amando molto questo genere di vetture raffinate e molto datate.
Peraltro, in mattinata, ad Alessandria, si era raccolta una minuscola pattuglia di "Ardea" - fiancheggiata da alcune "Prisma" e "Delta" per fare "numero" - appena 7 unità (tutte blu o nere), metà circa di quelle - già esigue - che il Club riusciva ad aggregare solo alcuni anni fa nel classico raduno annuale.
#5 | aureliab20 il 11/10/2022 12:13:07
In effetti l'Aprilia e l'Ardea si assomigliano molto. Per gli esperti l'Ardea 1 serie 6 volt ha la pinna sul tetto ed il lunotto posteriore in 2 pezzi come l'Aprilia.
#6 | Markino il 11/10/2022 12:20:16
Si, io avevo invece notato l'auto in lontananza dalla prospettiva anteriore.
Al radunetto di Alessandria era presente proprio una 1a serie nera (1940), con targhe europee, importata dalla Svizzera (cantone Soletta), piuttosto nota nel "giro" e che "Aurelia" conosce senz'altro.
#7 | tonymura il 11/10/2022 13:55:28
Splendida!!
#8 | mariano il 11/10/2022 18:21:36
Peccato per avere bucato la portiera per installare lo specchietto esterno, così pure per le frecce laterali arancioni. Una chicca che monta la vettura, come peraltro la Lancia Aprilia, è la tendina del vetro posteriore che si alza dal posto guida tramite un pomolo.

Purtroppo temo che questi elementi siano dovuti alla reimmatricolazione avvenuta nel 1981, all'epoca vi era un vero e proprio terrorismo legislativo su questi elementi e non c'era alcuna eccezione (come invece c'è oggi) per le auto storiche nate senza, non mi sorprenderei se fossero stati stesso quelli della motorizzazione a imporre frecce e specchietto di quel tipo e costringere a bucare la carrozzeria. Non mi sorprenderei, inoltre, se dentro hanno obbligato a istallare anche le cinture di sicurezza anteriori, altro elemento di grande terrorismo dell'epoca, se ne discuteva tantissimo nella posta dei lettori delle riviste specializzate negli anni a cavallo tra la fine del '70 e l'inizio degli '80.

Un bellissimo esemplare in ogni caso, le targhe però le avrei rifatte coi caratteri di quelle in metallo che c'erano nel '51.
#9 | mikitiki94 il 11/10/2022 18:29:20
Le frecce sono obbligatorie dal 1959, quando quest'Ardea era presumibilmente ancora in uso. Le cinture sarebbero diventate obbligatorie solo attorno al 1990, e solo per le auto immatricolate dopo il 1976.
#10 | Markino il 11/10/2022 18:42:18
Non mi sorprenderei, inoltre, se dentro hanno obbligato a istallare anche le cinture di sicurezza anteriori, altro elemento di grande terrorismo dell'epoca

L'obbligatorietà delle cinture di sicurezza anteriori riguardava le auto - di qualunque epoca, come la "Fulvia 4 marce" del '70 che possedevo allora - prodotte almeno con i relativi attacchi.
Se prive di questi ultimi, non vi era obbligo di montarle, e non penso proprio che questa "Ardea" ne sia dotata.
Francamente, non ho comunque memoria di questo "grande terrorismo" che citi...
#11 | aureliab20 il 11/10/2022 19:15:30
Solo una precisazione: tutte le vetture che dall'origine non sono nate con gli attacchi per le cinture di sicurezza in automatico sono esenti.
#12 | deltago92 il 11/10/2022 19:28:32
Non si possono paragonare le cinture di sicurezza con lo specchio esterno: questo lo si può mettere dove si vuole (o quasi), tanto deve solo permettere al guidatore di guardare dietro, mentre le cinture devono trattenere gli occupanti in caso di frenata o incidente e devono essere quindi fissate nei fori predisposti dalla fabbrica, non si può pensare di forare l'abitacolo "a piacimento" . Metti caso che la lamiera è troppo fina rischi che mettendo in tensione la cintura il filetto non tenga e la vite venga strappata via.
Quindi, a mio avviso, sulle auto non predisposte non vanno montate le cinture, beninteso che se invece i fori ci sono io le monto sempre anche se per le auto pre 1976 non sono obbligatorie; infatti quest'estate ho tolto le cinture posteriori lombari dalla 128 ed ho montato quelle statiche a 3 punti che avevo sulla Regata, e su quest'ultima ho montato quelle automatiche.
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