L'ultima Lancia prima dell'inarrestabile declino... A questo splendido esemplare manca solo una turbina Garrett!

Ottimo scatto per prospettiva e soggetto.

I lancisti poi erano già abituati al tutto avanti e non hanno rotto le balle con le menate sulla trazione anteriore come i clienti degli altri ottimi modelli tipo 4.

Da amante delle Alfa a trazione posteriore, straconcordo con te.
Che poi io sono convinto che i problemi di vendita di Alfa e Lancia non siano certo stati dati dalla meccanica.... non credo che la vera fetta di clientela si sia fatta influenzare dalla posizione della trazione, non gliene sarà fregato proprio nulla a dirla tutta.

Il problema principale - va riconosciuto con onestà intellettuale, a prescindere dai gusti personali - è stato molto probabilmente lo scarto di qualità costruttiva - vera o percepita che fosse, ma più spesso vera - tra le nostre vetture, specie se di fascia media e medio-alta, rispetto alla concorrenza più qualificata, tedesca e poi giapponese; sulla carta, le "nostre" non avevano nulla da invidiare ad altri marchi, anzi, ed è questa la faccenda che più fa imbestialire gli amanti del prodotto nazionale, che poi era trainante per l'intera economia.
Poi, certo, è arrivata una fase, negli anni '90, in cui alcuni nuovi modelli non erano proprio più competitivi.

Esattamente!
Lo stacco tra qualità costruttiva dell'insieme e, in particolare, delle parti visibili quali la scocca e gli interni era diventato evidente sin dai tempi in Alfa e Lancia proponevano auto ora osannate dagli appassionati: quello stacco si confermò poi in peggio negli anni '90.
Credo che la stragran parte del bacino d'utenza abbia scelto la E36 in luogo della 155 dopo aver visto - e toccato- gli interni di entrambe e valutato i prezzi, lo schema meccanico credo abbia giocato veramente poco.
Ma la sensazione di qualità inferiore c'era già da prima degli anni '90 e il gruppo Fiat è evidentemente stato sordo a quell'allarme.

Secondo me non è del tutto cosi, limitatamente al progetto tipo 4 di cui si parlava e che conosco, nella fattispecie Thema e 164, a mio avviso non avevano niente da invidiare a livello qualitativo ad esempio alla Mercedes w124 se non nell'impianto elettrico(Thema).

Già nel 1972 tra l'Alfetta e la BMW 520 si potevano toccare con mano soluzioni costruttive più avanzate nella bavarese, ad esempio la plancia in un solo pezzo, l'assenza di viti a vista nell'abitacolo, l'impianto elettrico con relè a protezione delle luci e la scocca progettata in origine per le cinture con arrotolatore. Aspetti che la clientela sei primi anni 70 non reputava molto importanti, e che la raffinatezza meccanica dell'Alfetta riusciva a controbilanciare. Le Case italiane non hanno saputo o potuto cogliere questi segnali, l'unico sussulto si è avuto proprio con le Tipo 4. A proposito di queste ultime, la Thema ha pescato una certa quota di clientela tra gli alfisti, dapprima delusi dalla 90 e poi disorientati dalla 164, la cui estetica non piaceva a tutti.

Hai ragione, non a caso hanno venduto parecchio e sono ricordate positivamente da tutti.
Ma aggiungo che la 164, guardacaso, non è sempre considerata tanto bene dagli "alfisti" "duri" a causa della trazione.

Credo però che nonostante tutto ai tempi di Thema e W124 si fosse già insinuata l'idea per cui "avere la Mercedes" volesse dire aver raggiunto quel quid sociale in più rispetto agli altri che si compravano altre auto.

Mercedes con la serie 190 svecchio' parecchio l'immagine del marchio allargando verso il basso la clientela, diventò di gran moda e traino' il successo della successiva w124 che divenne anch'essa ambitissima e modaiola ma non erano più le Mercedes di prima.

(foto "sir alec" )