Scatto perfettamente ambientato , con simbiosi estetica inappuntabile fra contesto statico e soggetto in movimento
Esemplare lindo e lustro con suggestiva targatura di provincia minore all'epoca piuttosto fuori mano

A detta di mia nonna, originaria della provincia di Avellino, negli anni '50 in tutta la provincia c'erano ancora molte poche auto a causa dell'età media già all'epoca parecchio alta degli abitanti e di conseguenza pochi patentati. La stessa mia nonna viveva in casa con i genitori (classe 1916 e 1917), una zia (classe 1903) e i nonni paterni (1875 e 1878) e nessuno di essi aveva la patente, la prima patentata fu proprio mia nonna, nel 1961.

Seguendo questo ragionamento, regioni come la Toscana o l'Emilia-Romagna, che al censimento ISTAT del 1951 si attestavano nelle posizioni di vertice per aspettativa di vita degli abitanti, sarebbero dovute essere il deserto automobilistico d'Italia... Direi che gli indicatori di sviluppo economico sono da considerare con maggiore peso specifico per analizzare l'andamento del patrimonio automobilistico di una data area. Non dimentichiamo, tra l'altro, che l'economia del Paese negli anni '50 era ancora in fase di lenta ripresa postbellica, e che in particolare in Italia meridionale si dovette attendere l'intero decennio per tornare a valori di PIL pro capite simili a quelli dell'immediato anteguerra.
Per quanto riguarda l'avvistamento, mi accodo agli apprezzamenti espressi da bob .

Concordo con Bob e Gabford.