(foto "dariomontrone" )

Anno di passaggio di testimone alla "131".
Mio padre la acquistò nei primi giorni del 1974, avorio scuro, vettura di "stock" - così mi ha raccontato mio cugino - che si poteva accaparrare a condizioni economiche più favorevoli, circostanza che lo portò a rinunciare al colore che avrebbe preferito, un più serioso blu FIAT; conservo ancora la fattura d'acquisto, di piccolo formato, tra la documentazione della contabilità aziendale, curata da mia madre.
Esemplare direi conservato, non malvagio, di un modello sempre piacevole nella sua semplicità, purché ben tenuto, e ancora relativamente fruibile grazie alle buone prestazioni e all'abitacolo spazioso; i minuscoli rostri anteriori rivengono dalla 1a serie, mentre al paraurti posteriore compaiono quelli corretti.
Bianco vela sobrio e piuttosto elegante.

Mi ricorda quella di uno zio di mia mamma che ne faceva un uso "agricolo".
Per anni ha caricato il bagagliaio a dismisura fino a che un giorno è letteralmente collassato.

Un mio zio ne possedette un esemplare per una ventina d'anni. Venne immatricolata nel 1975 quindi proprio una delle ultime, ed anche lui, essendo dipendente Fiat, credo che l'acquistò in "stock" dato il terribile colore beige.
Al di la di tutti i pregi noti di quest'autovettura, mi ricordo qualche difetto, tipo la corrosione passante già dopo pochi anni di utilizzo, la grippatura del motore e l'estrema scomodità degli schienali dei sedili anteriori.