(foto "Luka96" )

Avendo pretese e gusti estetici non elevati, a me piace.

E dire che, personalmente, non l'ho mai trovata così brutta come la collettività ha deciso.
Certo uno sbalzo posteriore meno pronunciato avrebbe attenuato il cosiddetto "Effetto Simca", ma nelle intenzioni dei progettisti la Duna avrebbe dovuto anzitutto caricare i bagagli di cinque persone, cosa che oggettivamente riusciva a fare in modo egregio.
La supposta pretenziosità della Duna era dovuta anche al grado di finitura in cui abbondavano cromature (quelle dei vetri in vero acciaio inox e non in plastica cromata) e rivestimenti in velluto di notevole qualità: la Fiat ritenne di proporla con un allestimento che ricalcava con poche variazioni il ricco "CSL" brasiliano.

Nemmeno io; inoltre basta scorrere un po' il sito e farsi gli occhi con vere brutture: VW Derby, Jetta, Corsa 3 volumi...

E nemmeno io! Non era male, c'era di peggio sia prima, sia durante che dopo. Una vettura onesta, comoda, pratica e spaziosa, oltre che molto robusta. La Weekend poi era molto carina e ancor più pratica.

Fino alle porte posteriori solo un occhio da appassionato riusciva a distinguerla dalla Uno (*), regina incontrastata delle vendite, per cui per me era inconcepibile l'accanimento che ha subito in quanto "brutta".

Certo le piccole tre volumi avevano ormai fatto il loro tempo, ma al limite avrebbe potuto essere ignorata e apprezzata la Weekend.

(*) Lo so benissimo che tecnicamente la Uno europea e la Duna erano due auto diverse, ma (per dire una delle cose più macroscopiche) quanti automobilisti non appassionati si sono accorti del diverso taglio del cofano anteriore? Voi distinguete al volo il numero di bulloni che deve avere una 500, ma ci sono persone che stentano a riconoscere la PROPRIA auto anche in mezzo a vetture di modelli e taglie completamente diverse.

La cattiva stella della Duna fu propiziata da un gruppo di dementi che scriveva in un giornalino che solo a loro pareva satirico.

Non esageriamo. Era satira bella cattiva come piace a me, capeggiata dal genio di Michele Serra. Ne conservo tutti i numeri, gelosamente.
Certo, con la Duna esagerarono un tantinello.
Weekend aveva decisamente la sua dignità.

Io credo invece che le iniziative di Cuore sulla "Duna" (soprattutto il mitico DunaRaduno, replicato tre volte, che vide l'entusiastica partecipazione di parecchi dunisti) abbiano contribuito non poco all'aurea generale di simpatia, seppur ammantata di sfiga, che oggi suscita la Duna.
Un po' quello che accadde con la Bianchina e Fantozzi, insomma.
La pubblicità negativa sul prodotto era causata da ben altro, purtroppo, come i motori che si ingolfavano, i consumi elevati, o la qualità costruttiva aleatoria manifestatasi fin dalla prima prova su strada di Quattroruote (i famosi pulsanti dell'alzavetro che si "inabissano" nel pannello porta... )

"Lo stato dell'Arte" di questa vettura arrivò quando decisero di dotare la Innocenti Elba degli interni della Uno "Tipino", risolvendo i tragici problemi di finitura. Un esemplare del genere sarebbe parecchio interessante

La Elba ebbe un buon successo e venne commecializzata subito dopo l'uscita di produzione della Duna, quindi significa che non era come satira e bistrattamenti descrivevano. Alcuni accorgimenti la resero un'ottima piccola ed economica wagon, complice anche i nuovi motori che partivano dal 1301 fino al 1600 ad iniezione che la rendevano più brillante e dunque più adatta all'uso a pieno carico, oltre ad essere, per via dell'adozione dell'iniezione elettronica, più economici nei consumi. Infatti divenne il modello più di successo della fase "terminale" del marchio Innocenti.

Beh sicuramente in Fiat fecero lezione dell'esperienza Duna. Quindi, nuovi motori più moderni e brillanti, allestimenti e finiture migliorati (particolarmente azzeccata fu l'adozione, senza sovrapprezzo, delle barre portatutto) ma soprattutto la non riproposizione della tanto bistrattata carrozzeria a tre volumi.
Venne invece importata, curiosamente, la station a tre porte: configurazione decisamente vintage che richiamava le prime giardinette degli anni sessanta e settanta. E, fatto ancora più curioso, se ne vedeva qualcuna in giro.

Di Elba a tre porte me ne ricordo anch'io qualcuna, ma a me in tale configurazione non mi piaceva e non le trovavo nemmeno un senso, a differenza della decisamente più riuscita e più pratica versione a 5 porte che ebbe decisamente più successo e che trovavo e trovo molto gradevole. Un signore di mia conoscenza ne ebbe una 1.5 i.e. verde scuro metallizzato, del 1993 e ne parla ancora con molto entusiasmo.

Concordo con tutti o quasi,a me non dispiaceva e non dispiace,la weekend era capiente e non male di linea,qualche problemino di finitura,come tutte le Fiat, l aveva,la diesel era un campionario di vibrazioni e rumori,ma era anche economica e robusta,io poi da possessore di Renault 6 sull estetica devo stare zitto,Cuore andò giù duro con la Duna e quando nel 91 uscì l Elba un numero di Cuore titolò in prima pagina "Attenti è una Duna" come per non farci dimenticare la stretta parentela,io l ho sempre apprezzata e più volte sono stato sul punto di comprarla,il fatto che Cuore la denigrasse,nel mio caso ,era un punto a favore dato che sto sempre dalla parte delle auto meno famose e popolari,tipo Renault 6 appunto,Primula,Argenta,Duna,Elba e altre,auto che sono l antimoda,l antifiga, eppure comprate e usate non sono poi peggio di altre pagate più care e magari meno comode e spaziose o robuste, in poche parole non comprerei mai una Golf,ma io sono pro Fiat e sulle straniere pro Renault 6

Era solo un po’ stretta. Per il resto, si ravvisano alcune somiglianze niente meno che con la Thema, la quale a sua volta manifesta una certa parentela stilistica con la Uno, che tutti sanno essere nata come un progetto Lancia.

Questo fu possibile solo grazie alla geniale intuizione di "quelli" di Fiat Sud America che sin dal '90 montarono il cruscotto della Uno seconda serie europea su tutta la gamma Mille/Elba, mantenendo però gli esterni quasi invariati (sulla Elba fecero il piccolo restyling che da noi fu fatto direttamente per il lancio della versione Innocenti).

Per quanto riguarda la decisione di importarla a tre porte, credo che semplicemente gli venisse a costo zero portarle e quindi per popolare il listino le importarono, non penso avessero grandi aspettative di vendita per questa versione. Che poi a dirla tutta, rispetto l'assoluta anacronisticità della versione, ne hanno vendute pure un po' (io ne ricordo varie, sia passeggeri che van).

Credo che la Elba 3 porte in versione passeggeri (c'era anche la van finestrata, con la stessa identica carrozzeria) fosse importata per tenere basso il prezzo di base del listino.

Mi unisco alla considerazione del BUE, Michele Serra aveva doti non indifferenti nella satira politica. Quanto alla Duna, è l'auto che in termini estetici trovo meno interessante in assoluto tra tutte le auto di tutti i periodi. Già solo il cofano, la forma dei parafanghi e del paraurti differenti da quelli della Uno, balzavano all'occhio anche meno attento ed esperto, comunicando un peggioramento non indifferente del senso estetico rispetto all'utilitaria torinese. L'inclinazione del lunotto e la coda disarmonica completavano il quadro desolante. Inoltre, come già affermato da Total III la rifinitura era di qualità molto peggiore rispetto alle Fiat coeve.

Ha ancora, fortunatamente è vivo!

Ha appena pubblicato un interessante editoriale sulle "fuoriserie" che vale la pena leggere, a prescindere da come la si pensi (sull'argomento e sull'autore).

E per fortuna ancora attivo!

Non sono d'accordo, ma ovviamente è bello che ognuno possa liberamente pensare quel che vuole e dirlo pubblicamente.

Mi permetto solo di avere qualche dubbio su questa frase. Chi legge e scrive su questo sito ha già una notevole passione e conoscenza che lo porta a trovare le differenze tra due auto pressoché identiche manco stesse facendo un "aguzzate la vista" sulla Settimana Enigmistica.

Ma non dimentichiamoci che ci sono persone che hanno seri problemi a distinguere un modello da un'altro anche se appartenente a due categorie ben diverse. Chi di voi dovendo salire su un Berlingo I serie cercherebbe di aprire con convinzione le porte di una Opel Agila (sempre I serie) parcheggiata non troppo lontano, il cui unico elemento veramente identico era in quel caso il colore? O chi continuerebbe a chiamare con convinzione "500" un Maggiolino?

Per queste persone, Uno e Duna sono assolutamente identiche almeno fino alle porte posteriori. Spero che almeno si accorgano delle differenze al posteriore